Dalla Conferenza Nazionale sul Clima promossa da Italy for Climate, 3 proposte a Governo, Istituzioni, imprese, cittadini per intervenire concretamente e velocemente.
“La lotta al cambiamento climatico e l’obiettivo della neutralità climatica al 2050 sono una priorità, da cui dipendono il futuro e l’economia del nostro Paese” con queste parole Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, promotore di Italy For Climate, ha aperto ieri a Roma la Conferenza Nazionale sul clima 2022 “Crisi energetica e climatica: la nuova roadmap per l’Italia”, l’appuntamento più importante a livello nazionale dedicato al clima. Iniziativa promossa da Italy For Climate con il patrocinio del Ministero per la Transizione Ecologica, della Commissione Europea e di Rai per la Sostenibilità, e la media partnership di Rai Radio 1 e Rai Pubblica Utilità.
“L’Italia deve dotarsi quanto prima di una legge per il clima, come hanno già fatto Germania, Francia e Regno Unito, per varare misure concrete di adattamento al cambiamento climatico, coinvolgendo i diversi settori e i territori. – spiega Edo Ronchi – Abbiamo accumulato 30 anni di ritardi e, a causa dello scarso impegno nella riduzione delle emissioni, subiamo già oggi ingenti danni: incendi, siccità, eventi meteorologici estremi sono conseguenze gravi davanti agli occhi di tutti”.
Al pacchetto di 40 proposte di intervento presentato da Italy for Climate a dicembre 2021, se ne aggiungono 3 :
- Raggiungere al 2030 l’85% della produzione elettrica nazionale attraverso fonti rinnovabili (oggi è circa al 40%).
- Ripensare il Superbonus dell’edilizia, per elettrificare 3 milioni di abitazioni in tre anni, con un risparmio di risorse pubbliche e un innalzamento dei benefici ambientali connessi.
- Mobilitare i cittadini, attraverso “Faccio la mia parte”, una campagna per incidere molto e velocemente sui consumi di energia attraverso i comportamenti individuali.
Una legge per il clima
A monte di tutto ciò l’urgenza che l’Italia, come già fatto da tutti i grandi paesi europei, si doti di una Legge per il clima, che fornisca un quadro certo e vincolante da qui al 2050, definendo target specifici, anche a livello dei singoli settori produttivi, e azioni chiare e stabili.
Il Governo italiano vari misure necessarie per conseguire quei target, far ripartire l’efficienza energetica e raddoppiare in pochissimi anni la produzione di energia da fonti rinnovabili, che in Italia non crescono dal 2014 e nel 2021 anno abbiamo installato di gran lunga meno rinnovabili di qualsiasi altro Paese europeo.
Tagliare la dipendenza dall’estero e creare occupazione
Realizzare gli obiettivi della Roadmap di Italy for Climate consentirebbe all’Italia anche di ridurre notevolmente la dipendenza energetica dall’estero, e di promuovere nuovi posti di lavoro nelle filiere della green economy collegate alla transizione energetica. Secondo le ultime stime presentate da Elettricità futura, nel solo comparto della generazione elettrica lo sviluppo delle rinnovabili potrebbe portare da qui al 2030 a 470 mila posti di lavoro in più rispetto a quelli oggi esistenti.
Edo Ronchi, Presidente Fondazione per lo sviluppo sostenibile
“Per uscire dalla dipendenza fossile dalla Russia e costruire un sistema energetico più sicuro e resiliente, dobbiamo accelerare subito la transizione energetica – ha dichiarato ancora Edo Ronchi Presidente Fondazione Sviluppo Sostenibile e Promotore di Italy for Climate. È prioritario attivare subito un programma organico di misure concrete per le fonti rinnovabili e l’autonomia energetica. Con il REPowerEU la Commissione Europea ha delineato obiettivi concreti che anche l’Italia deve implementare con un piano che acceleri l’elettrificazione e lo sviluppo delle fonti rinnovabili per raggiungere il nuovo target al 2030, che alza dal 40% al 45% la quota rinnovabile del consumo complessivo di energia. È fondamentale ridisegnare e rendere più incisivo il Superbonus per promuovere prioritariamente interventi integrati di elettrificazione totale delle abitazioni, coinvolgere di più i cittadini, le città e le Regioni nel percorso della transizione energetica. Infine, fondamentale dotarsi di una Legge per il clima che fornisca un quadro certo e vincolante da qui al 2050, definendo target specifici, anche a livello dei singoli settori”.