Dopo più di dieci ore di negoziazioni, nella notte dell’11 dicembre scorso,il Consiglio europeo ha raggiunto un nuovo accordo anche su inquinamento e crisi climatica. L’accordo prevede di ridurre le emissioni di almeno il 55% entro il 2030 e puntare verso la neutralità climatica entro il 2050.
Un passo avanti concreto nella lotta contro il surriscaldamento globale e per il Green Deal. Secondo quanto emerso l’obiettivo climatico sarebbe da raggiungere collettivamente, non a livello dei singoli Paesi. Poi i dettagli dell’intesa politica dovranno essere negoziati con il Parlamento.
“Ottimo modo per celebrare il primo anniversario del nostro #EUGreenDeal!”, ha twittato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen: “Ci pone su un percorso chiaro verso la neutralità climatica nel 2050”. L’aumento della soglia di riduzione della CO2 nell’atmosfera (finora l’obiettivo entro il 2030 era fissato al 40%) era stato proposto dalla Commissione già a settembre scorso ma aveva incontrato l’opposizione di alcuni paesi dell’Est- Entro la fine del 2020 i paesi che hanno sottoscritto l’accordo sul clima di Parigi nel 2015 sono tenuti a presentare l’aggiornamento degli obiettivi e azioni che intendono intraprendere a livello individuale per mantenere l’aumento del surriscaldamento globale al di sotto di 2 gradi Celsius.