Emergenza rifiuti in Sicilia, la Regione concorda con il governo nazionale un cronoprogramma per superare la situazione di grave crisi.
L’ordinanza d’intesa con il Ministero dell’Ambiente, firmata nei giorni scorsi da Rosario Crocetta (Ordinanza Pres. n. 5/rif del 07/06/2016, e relativi allegati), che reca “Ricorso temporaneo ad una speciale forma di gestione dei rifiuti nelle more del rientro in ordinario della gestione del ciclo integrato dei rifiuti” prevede l’azione congiunta di termovalorizzatori, raccolta differenziata e la possibilità di inviare i rifiuti fuori dall’isola.
Si punta a fare ordine nell’emergenza entro il prossimo 30 novembre, anche se c’è chi sostiene che una vera riorganizzazione del sistema non potrà avvenire prima di, almeno, 24 mesi, considerata la situazione frutto di scelte discutibili accumulatesi nel corso degli ultimi anni.
Il programma è molto preciso, e prevede una serie di azioni, con regolari rapporti a livello regionale e verifiche a livello centrale. In sintesi, ecco i punti principali: innanzitutto un aumento della percentuale media di differenziata pari al 3% entro fine agosto, più un altro 3% per novembre. All’articolo 14 (Altri adempimenti straordinari) il testo prevede espressa autorizzazione al governo, entro 60 giorni dall’aggiornamento del piano di gestione dei rifiuti previsto in ottobre, alla “predisposizione di apposita procedura di evidenza pubblica per la realizzazione di termovalorizzatori con le migliori pratiche disponibili in materia di tutela ambientale e della salute umana entro un fabbisogno stimato in circa 700mila tonnellate l’anno”. Sarà invece la Regione a stabilire il numero degli impianti. Alla Regione spetterà decidere il numero degli impianti, mentre sulla localizzazione l’ordinanza spiega che potranno sorgere “esclusivamente in aree in esercizio a discariche pubbliche, ovvero in aree pubbliche dismesse di discariche non in esercizio, ovvero in aree industriali, anche in prossimità delle stesse, disponendo che le stesse procedure vengano svolte con i termini ridotti previsti per motivi di urgenza”.
Particolare attenzione alle grandi città dell’isola, come Palermo, Catania e Messina, a cui sono dati 15 giorni di tempo per presentare al Dipartimento regionale dell’acqua e dei rifiuti e all’Arpa un piano comunale di raccolta differenziata da sottoporre all’approvazione dei rispettivi Consigli comunali e da avviare entro il 30 giugno.
La Regione potrà, fra l’altro, provvedere al commissariamento dei comuni inadempienti e requisire le discariche non in regola. Fra gli altri punti importanti, spicca la possibilità di stringere accordi con altre regioni disposte a ricevere i rifiuti prodotti in Sicilia, che dunque in tal caso potranno essere smaltiti fuori dall’isola.
Link Ordinanza 5 rif. 7 giugno 2016