È Made in Bergamo la tecnologia che trasforma i rifiuti in materiali certificati per l’edilizia. Una vera e propria svolta nel campo della sostenibilità e del recupero che ha trovato la più recente applicazione nell’innovativo impianto di smaltimento inaugurato in questi giorni ad Ariano Irpino (AV), il primo di questa tipologia del Mezzogiorno. La struttura gestirà lo smaltimento di 30mila tonnellate di rifiuti derivanti dallo spazzamento stradale provenienti da diverse aree del Sud Italia per trasformarli in materiali edili sostenibili come sabbia, ghiaia e ghiaietto.
L’impianto è stato progettato dal Gruppo Esposito con sede a Lallio, alle porte di Bergamo, da sempre realtà leader a livello internazionale nella progettazione, realizzazione e gestione di tecnologie per il recupero dei rifiuti. Committente di questa nuova operazione è Balestrieri, la holding specializzata in servizi per il recupero ambientale, che ha scelto proprio il Gruppo bergamasco per realizzare le soluzioni tecnologiche che governano l’impianto. Gruppo Esposito sta già lavorando alla costruzione di altri tre impianti per il recupero delle terre di spazzamento, (e due al recupero dei rifiuti spiaggiati) che vanno ad aggiungersi ai dieci già attivi sul territorio nazionale.
Soluzioni destinate ad espandersi, visti i risultati e la crescente sensibilizzazione riguardo l’argomento, con la visione che i rifiuti possono essere, se opportunamente trattati, non un problema, ma una risorsa per l’ambiente e la collettività. Alla base vi è un vero e proprio brevetto messo a punto dal Gruppo Esposito e che sfrutta un processo denominato Soil Washing finalizzato al recupero di materiali inerti, estremamente utile anche per la bonifica dei terreni.