corte olandese ordina a Shell di ridurre emissioni di Co2

GREENPEACE: «VITTORIA STORICA PER IL CLIMA»

Con un verdetto storico, il 26 maggio scorso, un tribunale dei Paesi Bassi ha stabilito che Shell è responsabile di aver danneggiato il clima del Pianeta. È la prima volta che una grande compagnia di combustibili fossili viene ritenuta responsabile di aver contribuito ai cambiamenti climatici e le viene imposto di ridurre le proprie emissioni di carbonio.

Secondo il verdetto, Shell – una delle 10 compagnie più inquinanti del mondo – deve ora cambiare radicalmente rotta e ridurre le sue emissioni di CO2 del 45% entro il 2030, in linea con l’obiettivo di mantenere l’aumento medio della temperatura globale entro 1,5 gradi Centigradi. Non superare questa soglia è infatti essenziale per minimizzare i rischi di un’emergenza climatica che potrebbe diventare irreversibile e catastrofica. Questa causa sul clima è stata portata avanti da Friends of the Earth Netherlands (Milieudefensie), insieme a Greenpeace Netherlands, ActionAid, Both ENDS, Fossielvrij NL, Jongeren Milieu Actief, il Waddenvereniging e 17.379 singoli co-ricorrenti.

«Questa sentenza è una vittoria storica per il clima e per tutti coloro che affrontano le conseguenze della crisi climatica», afferma Andy Palmen, direttore ad interim di Greenpeace Netherlands. « Shell non può continuare a violare i diritti umani e mettere il profitto al di sopra delle persone e del Pianeta. Quello di oggi è un chiaro segnale per l’industria dei combustibili fossili. Il carbone, il petrolio e il gas devono rimanere dove sono, sottoterra. Cittadine e cittadini di tutto il mondo chiedono giustizia sul clima. Oggi la Corte ha confermato che l’industria dei combustibili fossili non può continuare a emettere gas serra e contribuire ad aggravare l’emergenza climatica. Possiamo ritenere le multinazionali di tutto il mondo responsabili del riscaldamento globale», conclude.

Fonte: Comunicato stampa