“Con il nostro nuovo impianto di riciclaggio sito a Presenzano (Caserta), abbiamo aggiunto un ulteriore tassello alla nostra politica a sostegno dell’ambiente che stiamo perseguendo negli ultimi anni. Già dediti a molteplici progetti internazionali a sfondo sociale e culturale, Ferrarelle ha voluto creare anche una significativa opportunità di sviluppo per il suo territorio, sia in termini di incremento della produttività e dell’occupazione che di riduzione del volume di rifiuti e del tasso di inquinamento” – afferma Pietro Bortone, Responsabile dello stabilimento di Presenzano di Ferrarelle S.p.A.
Ferrarelle è una storica azienda italiana per l’imbottigliamento di acqua minerali, il cui nome si identifica con il suo omonimo marchio: l’acqua ffervescente naturale per eccellenza, fin dal 1893. Ferrarelle S.p.A. rappresenta una best practice nell’economia circolare essendo una tra le prime aziende in Europa operante nel settore beverage ad aver deciso di gestire internamente l’intero processo di trattamento delle bottiglie di PET. Con la tecnologia di lavaggio AMUT, Ferrarelle sarà in grado di produrre fino a 3.000 kg/h di scaglie riciclate provenienti da bottiglie PET di post consumo, scaglie idonee all’uso alimentare grazie a un’intensa azione di regradazione. Le scaglie di r-PET ottenute vantano un ottimo livello di qualità e purezza e potranno essere direttamente trattate per realizzare preforme e bottiglie finali. A seguito del processo di imbottigliamento, le nuove bottiglie generate raggiungono infine gli scaffali del supermercato. “A pieno regime produttivo, ci aspettiamo di eccedere il nostro fabbisogno annuale interno – attualmente di circa 700 milioni/anno. Essendo le scaglie prodotte con l’impianto AMUT di altissima qualità, stiamo pensando di trovare fonti di reddito alternative, come per esempio vendere il PET riciclato a parti terze mantenendoci sempre all’interno di un circolo virtuoso” commenta Bortone.
Funzionamento dell’impianto
Una volta che le balle di bottiglie vengono aperte e inviate all’unità di alimentazione costante, un detector compie un’iniziale selezione positiva per separare le bottiglie dai contaminanti prima della fase di lavaggio. Questa soluzione a monte della linea permette il trattamento delle balle di bottiglie di PET non propriamente separate, cioè con una consistente quantità di inquinanti.Le bottiglie vengono indirizzate al Delabeller-PreWasher, macchina brevettata che elimina le etichette ed esegue una prima azione di lavaggio con un processo a secco, permettendo così di ridurre i consumi energetici.
Due rilevatori NIR attuano una separazione colore/metallo e purificano il flusso di bottiglie da ogni elemento non PET. Le scaglie sono successivamente lavate con la tecnologia brevettata AMUT: il Turbo Washer e il Friction Washer svolgono una profonda azione di lavaggio per la rimozione totale di inquinanti fini e colla.
La combinazione di queste macchine garantisce un trattamento ottimale anche in caso di bottiglie altamente inquinate, raggiungendo eccellenti risultati in termini di qualità del prodotto finale e capacità.