Il dato emerge dalla ricerca sul senso civico e di solidarietà dei Milanesi realizzata in occasione della 16esima edizione del Premio alla virtù civica “Panettone d’Oro”, presentata al Comune di Milano da Comieco, Amsa-Gruppo A2A e da alcune associazioni cittadine.
Nel capoluogo lombardo differenziare piace. La gestione dei rifiuti domestici rivela che i milanesi sono persone attente all’ambiente e che vedono nel gesto quotidiano di differenziare un segno del proprio senso civico, perché utile a tutti, e non solo un miglior modo per smaltire i rifiuti. La pensa così l’89% dei milanesi, un dato in crescita rispetto all’anno scorso (+14%). È quanto emerge dalla ricerca Ipsos.
Sul fronte dei benefici di una corretta raccolta, separare carta, vetro, alluminio, umido e plastica ha come principale effetto, per il 43% del campione, quello di diminuire il livello di inquinamento, mentre meno evidenti sembrano gli effetti dal punto di vista economico e quindi il risparmio per la collettività (29% nel 2015 contro il 32% del 2014). Per un milanese su 4 (l’anno scorso era il 30%) è un gesto che abitua i cittadini a pensare anche alla collettività.
Secondo i milanesi sono migliorati sia l’impegno quotidiano da parte dei cittadini nel differenziare (per il 57%, tre punti percentuali in più rispetto al 2014 e il valore più alto dal 2010) sia l’importanza attribuita alla raccolta differenziata (per il 50% del campione, l’anno scorso era il 49%). Se però guardiamo alla classifica generale dei comportamenti giudicati più gravi dal punto di vista del senso civico, non effettuare la raccolta differenziata si colloca solo all’ultimo posto (13%, in calo di 3 punti percentuali rispetto al 2014), mentre l’abbandono dei rifiuti in luogo pubblico viene condannato maggiormente: per il 35% del campione è il comportamento più grave, dietro corruzione (che mantiene il primato con il 73%, in crescita di 7 punti percentuali rispetto al 2014), evasione fiscale (56%) ed assenteismo sul lavoro (in aumento, 46% contro il 38% dello scorso anno). Tra gli altri comportamenti individuali considerati deplorevoli, in crescita la mancata segnalazione di danni involontari al legittimo proprietario (30%, era il 23% nel 2014), mentre diminuisce la gravità attribuita all’appropriarsi del denaro di un portafoglio trovato (25% contro il 30% dello scorso anno) e il viaggiare sui mezzi pubblici senza biglietto (18% contro il 23%).
In generale, la ricerca evidenzia come la percezione prevalente dei milanesi sia quella di un calo diffuso del senso civico tra i propri concittadini (57% degli intervistati contro un 14% di chi invece crede che sia aumentato), e di una sempre maggiore chiusura in se stessi (53%, contro il 45% dello scorso anno). Per incoraggiare il senso civico, per la maggioranza (39%) serve anzitutto educare al rispetto della collettività, poi aumentare i controlli (23%) e reprimere (20%). Ciò che mette un po’ tutti d’accordo è l’idea che stabilire un premio per cittadini e associazioni sia d’aiuto nel favorire la cultura civica: è infatti così per il 67% degli intervistati, un dato è in crescita di 9 punti percentuali sul 2014.