Il Rapporto Annuale 2022 del Centro di Coordinamento RAEE, giunto alla 15a edizione, evidenzia che lo scorso anno in Italia sono stati avviati a corretto riciclo dai sistemi collettivi dei produttori di AEE poco più di 361.000 tonnellate di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE).
Per la prima volta dopo otto anni di crescita costante, la raccolta ha evidenziato una flessione del 6,2% rispetto al 2021, che ha coinvolto in maniera trasversale tutte le tipologie di rifiuti tecnologici. Il report raccoglie e sintetizza i risultati conseguiti da tutti i Sistemi Collettivi che si occupano del ritiro presso i centri di raccolta e i luoghi di raggruppamento organizzati dalla distribuzione per la gestione dei rifiuti tecnologici in Italia.
“Nel 2022 si è evidenziata una riduzione nei volumi avviati a corretto riciclo che contrasta con i trend in continua crescita a cui il sistema era abituato negli ultimi otto anni. A determinare questo risultato sono la sottrazione al canale ufficiale di volumi consistenti da parte dei canali paralleli e il mancato conferimento da parte dei cittadini dei rifiuti elettronici, in particolare di quelli di piccole dimensioni che rientrano nel raggruppamento 4, che già si caratterizzava per volumi contenuti e dispersi” commenta Alberto Canni Ferrari, presidente del Centro di Coordinamento RAEE. “Ulteriore fattore è la riduzione delle vendite di AEE, dopo due anni consecutivi caratterizzati da incrementi importanti, che ha determinato una diminuzione dei quantitativi dismessi. Infine, il bonus Tv introdotto nell’agosto del 2021 per l’acquisto di un nuovo televisore previo avvio a riciclo del vecchio ha generato una forte spinta allo smaltimento nell’ultimo quadrimestre dell’anno, ma la portata dell’impatto non si è protratta nel corso del 2022”.
“La flessione, seppure con percentuali differenti dei volumi di raccolta, riguarda tutte le regioni, fanno eccezione solo Puglia e Sicilia. Il risultato non compromette in alcun modo la credibilità e la validità dell’operato degli attori della filiera, che nello schema oramai consolidato è pienamente strutturato per soddisfare al meglio quanto richiesto dalle normative. Per favorire l’incremento dei quantitativi di RAEE avviati a corretto smaltimento è però necessario promuovere ancora più che in passato attività congiunte e complementari” precisa Canni Ferrari. “Sottolineare gli impatti positivi in termini economici, sociali e ambientali legati a una raccolta nell’ambito del circuito certificato dal CdC RAEE, favorire nuove iniziative di microraccolta, e incrementare i controlli sull’intero territorio nazionale mirati a contrastare fenomeni di gestione illegale sono le direttrici lungo le quali è necessario muoversi”.
Il Rapporto Annuale è disponibile in versione digitale, consultabile sul sito del CdC RAEE (cdcraee.it).