Pannelli fotovoltaici in Conto Energia, del GSE le linee guida per lo smaltimento

Le istruzioni operative distinguono i rifiuti solari in due grandi categorie: RAEE fotovoltaici domestici originati da impianti residenziali con potenza non superiore a 10 kW da conferire gratuitamente a fine vita nei centri di raccolta predisposti; RAEE fotovoltaici professionali provenienti da impianti con potenza nominale superiore o uguale a 10 kW. Quest’ultima tipologia va avviata allo smaltimento contattando gli operatori qualificati riconosciuti dal GSE. Il Gestore dei Servizi Energetici ha pubblicato una lista degli impianti autorizzati al trattamento iscritti al Centro di Coordinamento RAEE, disponibile all’indirizzo www.cdcraee.it.

Le operazioni di raccolta e smaltimento dei pannelli fotovoltaici saranno coperte grazie alle somme trattenute dagli incentivi erogati negli ultimi 10 anni al soggetto beneficiario. In caso il produttore abbia già provveduto a coprire i costi di smaltimento il GSE restituirà al beneficiario degli incentivi le somme trattenute.

A essere esonerati dal pagamento dei costi di smaltimento saranno anche i proprietari di impianti fotovoltaici ammessi agli incentivi previsti dal DM 5 maggio 2011 e dal DM 5 luglio 2012. Come illustra il GSE nel documento si tratta di soggetti che:”ottemperando alle disposizioni del Disciplinare Tecnico del GSE hanno già aderito a un sistema collettivo/Consorzio in grado di garantire, attraverso un’adeguata struttura operativa e finanziaria, la completa attività di recupero e riciclo dei pannelli fotovoltaici a fine vita.”

Entro sei mesi dall’avvenuto smaltimento il soggetto responsabile dovrà inviare al GSE l’attestazione che certifica il corretto espletamento della procedura. Dopo aver effettuato le dovute verifiche il GSE restituirà le somme trattenute per lo smaltimento dei rifiuti fotovoltaici maggiorate degli interessi maturati.

Fonte: Greenstyle.it