di Giuseppe Sbarbaro, Marco Signorini, Giorgio Ghiringhelli
Con la Delibera 443/2019/R/rif (Definizione dei criteri di riconoscimento dei costi efficienti di esercizio e di investimento del servizio integrato dei rifiuti, per il periodo 2018-2021) del 31 ottobre 2019 l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA) ha approvato il Metodo Tariffario Rifiuti (MTR). L’MTR è il documento che definisce come devono essere determinate le componenti tariffarie a copertura dei costi operativi, dei costi d’uso del capitale e a conguaglio relative ai costi delle annualità 2018 e 2019, per il primo semiperiodo regolatorio (2020, 2021). Le caratteristiche proprie del metodo determineranno un impatto sia sulle TARI che ciascun Ente territorialmente competente (ETC) dovrà applicare agli utenti che sull’equilibrio economico-finanziario della gestione integrata dei rifiuti. La procedura di approvazione del Piano Economico Finanziario (PEF) vede congiuntamente coinvolti il Gestore, l’Ente e l’ARERA, ma è l’ETC che verifica la completezza, la coerenza e la congruità dei dati e delle informazioni necessari alla elaborazione del piano economico finanziario, attraverso una procedura di validazione che deve essere svolta da un soggetto dotato di adeguati profili di terzietà rispetto ai gestori. Solo a valle della procedura di validazione sarà possibile approvare il PEF da parte dell’ETC, con efficacia per la TARI dell’anno (salvo proroghe) e trasmetterlo all’Autorità per l’approvazione finale. La validazione non è un mero adempimento formale ma, come tratteremo di seguito, il primo passaggio chiave per addivenire ad un PEF completo, coerente e congruo.