Ispra: Rifiuti urbani di nuovo in crescita in Italia

Torna a crescere la produzione nazionale di rifiuti urbani nel 2016 dopo cinque anni di progressiva riduzione. È quanto emerge dalla XIX edizione del Rapporto Rifiuti urbani dell’ISPRA (dati 2016), report che ogni anno fornisce il quadro dettagliato e aggiornato sulla produzione, raccolta differenziata, gestione dei rifiuti urbani a livello nazionale regionale e provinciale nonché degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio, e dell’import/export , presentato il 31 ottobre scorso.

Raddoppiata in dieci anni la raccolta differenziata in Italia: dal 25,8% del 2006 si è passati al 52,5% nel 2016 (+5% rispetto al 2015), anche se il Paese rimane in ritardo rispetto all’ obiettivo fissato per il 2012 (65%).

Torna a crescere la produzione nazionale di rifiuti urbani nel 2016 dopo cinque anni di progressiva riduzione. Il dato è in linea con l’andamento degli indicatori soci-economici, sia nella spesa per consumi finali (+1,5%) sia del Pil (tra +1,7% e +0,9%).

Tra le tipologie più raccolte, l’umido è la frazione maggiore (41,2% della raccolta differenziata) ed è quella che cresce di più (+7,3%) rispetto all’anno precedente, assieme al vetro (+6%) e ai Raee, i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (+5,3%). Nel 2016 si rilevano 15 discariche in meno rispetto all’anno precedente. Uno studio dell’Ispra condotto su un campione di comuni che applicano il sistema di tariffazione puntuale, cosiddetto Pay-As-You-Throw, mostra che, in generale, il costo totale medio pro capite a carico del cittadino è inferiore rispetto ai comuni a Tari normalizzata.

 La versione integrale e l’estratto del Rapporto Rifiuti ed. 2017 sono disponibili sul sito www.isprambiente.gov.it. E’ possibile consultare tutti i dati sui rifiuti urbani in Italia a livello, regionale, provinciale e comunale sul sito

http://www.catasto-rifiuti.isprambiente.it.