Non c’è dubbio che, in fatto di rifiuti, il quadro normativo di riferimento sia contraddittorio e caratterizzato da differenze anche notevoli fra Regione e Regione. Una situazione che le imprese del settore ambientale non ritengono più sostenibile. In quest’ottica Cisambiente, Confederazione Imprese Servizi Ambiente – Confindustria, ha sollecitato un tavolo con il Ministero dell’Ambiente, con l’Anci – Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, e con l’Anac – Autorità Nazionale Anticorruzione per elaborare strategie condivise. Fra le proposte avanzate da Cisambiente spicca quella di una figura comune che faccia da garante per cittadini e imprese, da individuare ad esempio affidando all’autorità dell’energia anche una competenza sul segmento ambientale: un bando-tipo per le gare d’appalto potrebbe poi uniformare prassi ancora troppo diverse a livello locale. Fra i temi sul tavolo, anche quello delle fideiussioni false e la questione dei cosiddetti “prodotti di risulta”, riconosciuti dalle direttive europee non più come rifiuti ma come “end of waste”.