E’ entrato nel vivo il confronto tra i produttori del cleaning professionale e i produttori di materie plastiche e riciclatori, riuniti all’interno del gruppo di lavoro chimici ed attrezzature di Afidamp (Associazione dei Fabbricanti e Distributori Italiani di Macchine, Prodotti e Attrezzi per la Pulizia Professionale e l’Igiene degli ambienti). E’ stata l’associazione ad attivarsi per la creazione di un tavolo di lavoro, che ha coinvolto l’intera filiera della plastica, tra cui Corepla (Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclaggio ed il Recupero degli Imballaggi in Plastica) e IPPR, l’associazione per la promozione delle plastiche da riciclo.
Afidamp si è fatta portavoce delle necessità espresse dai produttori associati, desiderosi di fare chiarezza all’interno di un contesto normativo in continua evoluzione che ha già portato, con l’introduzione del Criteri Minimi Ambientali, significative novità nel modo di produrre. Le soluzioni ci sono ed oggi tutto sta nel trovare quale sia il materiale plastico di seconda vita più adatto alle esigenze delle singole aziende. Restano però alcuni nodi da sciogliere, primo fra tutti la cultura del consumatore, restio a pagare di più per del materiale non vergine.Per questo, dal tavolo di lavoro è emersa la necessità di avere un concreto supporto istituzionale, con campagne informative ed altri strumenti educativi-formativi, per far metabolizzare al consumatore che la sostenibilità è una strada che deve essere necessariamente percorsa insieme.