Prosegue a pieno ritmo l’attività di Coripet nell’ambito del riciclo del PET opaco, il cd quarto flusso, considerato sino ad ora non riciclabile. Il consorzio, che lo scorso aprile ha ottenuto dal Ministero dell’Ambiente il via libera a operare autonomamente nella gestione del riciclo delle bottiglie PET, vanta ora nella propria compagine anche Granarolo SPA.
Composto inizialmente da 6 aziende produttrici di acque minerali e bevande analcoliche (Acque Minerali d’Italia, Ferrarelle SpA, Lete SpA, Maniva srl, Gruppo Sanpellegrino e Drink Cup – c. il 35% del mercato a valore delle acque minerali in Italia) e 3 aziende di riciclo di PET (Aliplast, Dentis Recycling Italy e Valplastic – c. il 75% del mercato di riferimento), con l’ingresso di Granarolo SPA Coripet segna un significativo passo in avanti verso una nuova fase per il riciclo del PET.
Afferma Corrado Dentis, Presidente Coripet: ” Avviare al riciclo tutte le bottiglie in PET significa diminuire il plasmix, ovvero quella plastica che oggi non è riciclata meccanicamente ma utilizzata per il suo elevato potere energetico. Adesso – prosegue Dentis – l’arrivo di Granarolo SPA segna un altro passo in avanti per il riciclo del PET opaco, perché incentiva ancora una volta i riciclatori presenti nel consorzio ad investire in tecnologie per riciclarlo e contribuire a raggiungere i nuovi ambiziosi obiettivi europei.”
Ambiziosi anche gli obiettivi che Coripet si pone: rendere concreto il ciclo “da bottiglia a nuova bottiglia”, ed arrivare a raccogliere, riciclare, recuperare il 90% delle bottiglie di plastica PET immesse sul mercato dalle aziende produttrici consorziate. Prima tappa raggiungere, dal primo anno, la quantità obbligatoria per legge, almeno il 60%, attraverso due modalità: da un lato integrandosi nell’attuale sistema di raccolta e selezione tramite accordi con Anci e gli impianti di selezione e, dall’altro, installando eco-compattatori presso i supermercati o gli altri soggetti interessati.
Le bottiglie che saranno raccolte con gli eco-compattatori saranno avviate a nuova vita attraverso i riciclatori soci in Coripet, tutti in possesso del parere positivo di EFSA per la produzione di RPET idoneo al diretto contatto alimentare.
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