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orizzonti dalle associazioni ATIA-ISWA A gennaio di questo anno l’associazione ATIA-ISWA Italia di soggetti provenienti da Bali COP (Green Climate Fund, (www.atiaiswa.it) ha toccato un tema specifico del nostro comitato per l’adeguamento e meccanismo tecnologico) e settore: la Conferenza internazionale sul clima (COP 18) l’affrontamento del cambiamento climatico anche nei paesi svoltasi a Doha, capitale del Qatar. Durante il seminario sui in via di sviluppo. negoziati sul cambiamento climatico, che si e’ tenuto a Roma, L’attenzione è ora focalizzata pero sull’adozione di un accor- gli esperti invitati hanno raccontato l’andamento dei negoziati do globale entro il 2015 per entrare in vigore nel 2020. per il rinnovo del Trattato di Kyoto, illustrando gli ostacoli da E’ difficile prevedere l’esito per il futuro, ma il settore dei ri- superare e le posizioni dai vari paesi e poi contestualizzano il fiuti dovrebbe concentrarsi sulla fornitura di un Programma negoziato per quanto riguarda il settore di riferimento. di Lavoro per il 2013 e il 2014, che include l’impostazione Uno dei risultati più evidenti del COP18 è il “Doha climate di un prezzo del carbonio, nuovi meccanismi di mercato, lo gateway”, documento finale approvato alla COP18, una sorta sviluppo di azioni di mitigazione nazionali coinvolti su scala di “ponte” che dovrebbe far passare dal vecchio sistema di internazionale/nazionale e azioni dal settore che affrontano contrasto al climate change basato sul Protocollo di Kyoto la riduzione delle emissioni di CO . 2 (e sui suoi impegni vincolanti), al nuovo sistema “Kyoto L’Europa si pone come obiettivo la riduzione del 25% (ri- 2” basato in buona parte su obiettivi meno vincolanti (e spetto al 1990) delle emissioni entro il 2020. comunque non ancora definito a livello di contenuti). Il grande assente di questo nuovo regime pero sono la Cina, Questo documento include l’accordo per un prolungamen- che ormai contribuisce per il 29% alle emissioni globali e gli 55 to del Protocollo fino al 2020, il completamento dei lavori USA che pesano per il 16% delle emissioni serra globali. igiene urbana igiene urbana gennaio-marzo 2013 Fumare senza inquinare? Con Ecosmoky Il problema dei gestori delle spiagge e degli stabilimenti balneari non è il mare mosso... ma il mozzicone in spiaggia! La soluzione, con la SEDO, è a portata di mano: si tratta di Ecosmoky, l’innovativo e ingegnoso posacenere che sta riscontrando uno straordinario successo. Ad esempio sul lago di Monticolo, in Alto Adige, meta turistica per le vacanze estive. Ogni anno migliaia di rif uti vengono abbandonati sulle spiagge o gettati in mare, per distrazione, disinteresse o spesso per l’assoluta inconsapevolezza delle conseguenze che ne possono derivare. Tra questi i mozziconi di sigaretta rappresentano un vero e proprio incubo. La soluzione proposta dalla SEDO è semplice e risolutiva: basta installare un distributore di posaceneri, disponibile sia senza sia con bidoncino. Il posacenere è un cono grazioso in cartone non inf ammabi- le, oltretutto ecologico perché realizzato in materiale biodegradabile ed è riutilizzabile: basta svuotarlo nel cestino più vicino. È un posacenere personalizzabile, ideale non solo come gadget promozionale per gli sponsor o l’azienda balneare ma anche facile da usare. Ogni dispensatore – in acciaio zincato e ver- niciato con polveri inossidabili – può contenere f no a 120 posaceneri. Il prodotto è stato presentato alla f era Ecomondo 2012 di Rimini in vista della stagione estiva 2013. Chiunque voglia offrire ai propri clienti la libertà di fumare senza inquinare potrà avvalersi di questa comoda invenzione ecologica targata SEDO. I gestori di Monticolo hanno riscontrato una drastica diminuzione dei mozziconi, in acqua e per terra, il che di per sé ottimizza il lavoro di pulizia con un grande benef cio in termini di rapporto tra tempo speso e servizio reso. Inoltre è un servizio molto apprezzato dagli stessi fumatori. [www.sedo-bz.com]