La nuova Commissione europea guidata da Jean-Claude Juncker ha deciso di stralciare il pacchetto di misure sull’economia circolare, che conteneva anche i target di riciclo per i prossimi anni. L’esecutivo europeo ha depennato il dossier dal proprio programma operativo per il 2015 per presentare un progetto con obiettivi “più ambiziosi” entro la fine del prossimo anno.
Il pacchetto dell’UE in materia di rifiuti era stato proposto lo scorso anno dalla precedente Commissione europea con l’obiettivo di modificare la legislazione in vigore, aumentando i livelli di riciclo e imponendo regole più severe in materia di discariche; la direttiva proibiva di gettare in discarica i materiali riciclabili e obbligava a riciclare il 70% dei rifiuti urbani e l’80% dei rifiuti da imballaggi entro il 2030.
L’Assemblea UE degli enti locali e regionali chiede alla Commissione europea di non revocare le modifiche proposte alla legislazione dell’UE in materia di rifiuti, ritendo più ragionevole ripartire dalle proposte esistenti piuttosto che ricominciare da zero. Mariana Gâju relatrice del parere del Comitato, ha ricordato che le nuove norme proposte dalla Commissione lo scorso anno potrebbero apportare un risparmio netto di 600 miliardi di euro, due milioni di nuovi posti di lavoro e una crescita del PIL pari all’1 %.
Il parere del Comitato fissa dei propri obiettivi i quali dovrebbero ora costituire la base della legislazione, se la Commissione sceglierà di pubblicare un nuovo pacchetto: divieto di smaltimento in discarica dei rifiuti riciclabili e di quelli biodegradabili entro il 1º gennaio 2025 e obbligatorietà dell’obiettivo che fissa a un limite massimo del 5% lo smaltimento in discarica dei rifiuti residui fino al 2030; adozione di una definizione unica di rifiuti urbani e di un unico metodo di calcolo per gli obiettivi di riciclaggio nell’UE; una maggiore responsabilità ambientale da parte delle imprese mediante l’introduzione di raccomandazioni volte a garantire che i prodotti commercializzati provengano da fonti riciclate; introduzione di un nuovo obiettivo di riciclaggio per i rifiuti biologici nella direttiva quadro riveduta; inserimento, nella revisione intermedia della strategia UE per la crescita – Europa 2020, di un nuovo obiettivo che preveda un aumento della produttività delle risorse pari almeno al 30% entro il 2030.