GREEN ECONOMY, LE PROPOSTE DEGLI STATI GENERALI
“Il Green Deal si conferma la via per una più forte e duratura ripresa in Italia. E in questa direzione dovrebbero essere indirizzati i fondi di Next Generation EU. Utilizzare ora e bene queste risorse per arrivare alla neutralità carbonica entro il 2050 significa evitare che dopo la crisi epidemica da Covid 19 si debba affrontare un’altra grave crisi globale: quella del cambiamento climatico”. Così il presidente della Fondazione Sviluppo Sostenibile Edo Ronchi alla sessione plenaria d’apertura degli Stati Generali della Green Economy, che quest’anno hanno ricevuto la medaglia del Presidente della Repubblica. Il Rapporto presentato da Ronchi in occasione della prima giornata di Ecomondo Digital Edition ha messo a disposizione dei decisori pubblici un pacchetto di proposte per completare la transizione alla Green Economy nel nostro Paese. Proposte che spaziano dalle innovazioni tecnologiche per la produzione di idrogeno verde all’adozione di criteri stringenti per indirizzare gli investimenti, dagli incentivi per tecnologie di riciclo dei rifiuti plastici e del settore edile all’aumento fino al 30% del territorio e del mare tutelato. Dalla riduzione del tasso di motorizzazione privato italiano al di sotto di 500 auto per 1.000 abitanti entro il 2030, fino all’incremento dell’agricoltura biologica al taglio dei fertilizzanti chimici e una graduale carbon tax. Il rapporto analizza i settori Energia e clima, Economia circolare, Green city e territorio, Mobilità urbana, Sistema agroalimentare.
FISE ASSOAMBIENTE: DA NEXT GENERATION UE OCCASIONE PER COLMARE GAP IMPIANTISTICO
Carenza di impianti di gestione per la frazione umida o per quella che finisce nei termovalorizzatori, con il risultato che ogni giorno centinaia di migliaia di tonnellate di rifiuti viaggiano lungo le strade italiane o addirittura verso l’estero. È l’analisi di Fise Assoambiente diffusa nell’evento dedicato alla situazione degli impianti di gestione dei rifiuti in Italia, aperto dal presidente Chicco Testa e organizzato nella prima giornata di Ecomondo Digital Edition di Italian Exhibition Group. Per centrare gli obiettivi gli obiettivi europei della Circular economy (65% di riciclo e 10% in discarica al 2035 per i rifiuti urbani) non è più rinviabile la definizione di una “Strategia Nazionale per la gestione rifiuti”. Per farlo il nostro Paese ha un’opportunità unica dinanzi a sé: i fondi del piano Next Generation che potranno sostenere, attraverso mirati prestiti e incentivi al mercato del riciclo, gli investimenti necessari (10 mld di euro) per colmare il gap impiantistico nazionale, soprattutto nel Centro-Sud del nostro Paese, attraverso la realizzazione di 70 impianti di riciclo e recupero energetico. Questa la sintesi dello studio preparato da Laboratorio REF Ricerche per FISE Assoambiente.
FARM TO FORK, CON ETICHETTA FRONTE PACCO MENO SPRECO ALIMENTARE
Anche il settore agricolo e l’agroalimentare contribuiranno all’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050. In un incontro trasmesso oggi sulla piattaforma digitale di Ecomondo, a cura del Comitato Tecnico Scientifico, Confagricoltura, Federalimentare ed ENEA, Alexandra Nikolakopoulou, a capo dell’Unità 1 della strategia “Farm to Fork”, ha illustrato il piano decennale messo a punto dalla Commissione europea per guidare la transizione verso un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente, per la prima volta in sinergia con tutti gli attori dell’agrifood. Entro il 2030 l’uso di pesticidi chimici dovrà essere dimezzato, come pure le vendite totali di antimicrobici per gli animali d’allevamento e di antibiotici per l’acquacoltura, l’uso di fertilizzanti dovrà ridursi del 20% e il 25% dei terreni agricoli dovranno essere destinati all’agricoltura biologica. Da perseguire poi un allineamento tra Paesi su packaging, lotta a frodi alimentari, etichettatura.
BIOGAS, NELL’AREA DIGITALE IL CIB RACCONTA LE BEST PRACTICE
Con l’evento “Biogas: migliorare le performance grazie a biomasse, tecnologie e processi”, il Consorzio Italiano Biogas è tornato a Ecomondo digital edition con tre appuntamenti: il primo era dedicato al pretrattamento delle biomasse, all’utilizzo dei sottoprodotti dell’industria agroalimentare e all’efficientamento dei processi di digestione anaerobica, coinvolgendo aziende che hanno adottato soluzioni particolarmente innovative.
RACCOLTA DIFFERENZIATA E RICICLAGGIO: L’EVOLUZIONE TRA CULTURA E NORMATIVE
La necessità di un salto dal punto di vista culturale, politico, normativo e industriale, che porti a una visione diversa e integrata del tema rifiuti e in materia di end of waste tra investimenti su nuovi impianti e una visione aggregata tra rifiuto urbano e rifiuto speciale. Se ne è parlato nella prima giornata di Ecomondo Digital Edition di IEG, nell’incontro “Dalla raccolta differenziata al riciclaggio: non solo materie prime seconde ma anche rifiuti speciali”, appuntamento firmato Utilitalia in collaborazione con il Comitato Tecnico Scientifico. Dopo i saluti di Luca Mariotto, Direttore Settore Ambiente Utilitalia e moderatore del convegno, Emmanuel Katrakis, Segretario Generale EuRIC – European Recycling Industries Confederation, ha illustrato le prossime sfide da affrontare a livello europeo per raggiungere gli obiettivi dell’economia circolare. Un contributo sull’analisi degli obiettivi target comunitari e sul piano d’azione presentato a Zurigo, con un focus sulle attività a supporto di EuRIC sui rifiuti non domestici, sulle politiche di integrazione comunitaria per implementare i rapporti tra PMI e cluster industriali dei vari Paesi e sulla richiesta di azioni normative unitarie. Azioni normative, sul fronte nazionale, anche nell’intervento di Elisabetta Confalonieri, Dirigente U.O. Economia circolare Regione Lombardia, che ha illustrato i punti cardine dell’aggiornamento del Programma Regionale della Gestione dei Rifiuti della regione lombarda. Eugenio Bertolini, ad Iren Ambiente, ha evidenziato la politica di gestione dei flussi e le direttive di sviluppo della multiutility, mentre Francesco Lombardi, Vice Presidente ATIA ISWA ha sottolineato la necessità di disporre di una regolamentazione certa sull’end of waste. Infine Andrea Fluttero, Presidente ERION, che ha illustrato i vantaggi dell’integrazione a monte del processo produttivo di una visione che porti a riconsiderare il valore del rifiuto. A Filippo Brandolini, Vice presidente Utilitalia, le considerazioni finali.
Fonte: Comunicato stampa