Ecomondo digital edition amplifica la fruibilità della sua ampia e qualificata offerta seminariale. Dal 3 al 15 novembre prossimi, la manifestazione di Italian Exhibition Group offrirà sulla propria piattaforma (accessibile dal sito ecomondo.com previa registrazione) i circa 120 convegni, conferenze e workshop scientifici e di politica economica ed energetica. Un flusso di informazioni strategiche, strumenti e progettualità per imprimere un’accelerazione alla svolta Green dell’economia industriale e dei servizi italiana. La posta in gioco sono i 209 miliardi del Recovery Fund: il 37% di questa cifra dovrà rispondere a grandi progetti di sostenibilità e circolarità industriale che garantiscano lo sviluppo su scala decennale.
Ecomondo 2020, salone delle tecnologie green e dell’economia circolare di IEG, sarà dunque piazza d’affari sulla quale si incontreranno buyer, aziende, prodotti, start-up, cluster industriali, e dove si innesterà lo spessore scientifico della parte seminariale, il cui calendario completo è disponibile nella sezione Eventi del sito della manifestazione.
Arriva dalla 9ª edizione degli Stati Generali della Green Economy, un pacchetto di proposte per il piano italiano di rilancio con l’utilizzo dei fondi di Next Generation EU: “Il Green Deal al centro del Piano di rilancio per l’Italia. Una nuova fase per la green economy”. Gli Stati Generali si svolgono il 3 e 4 novembre e sono organizzati dal Consiglio Nazionale della Green Economy in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e il patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico e della Commissione europea. La Relazione 2020 sullo stato della green economy, documento introduttivo degli Stati Generali, verrà illustrata da Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile. Il focus è dedicato all’impatto sulla green economy
della pandemia, in base ai dati disponibili e ancora parziali.
Impatto del Covid sull’economia circolare, qualità delle acque, filiera agroalimentare, gestione dei rifiuti, ciclo delle acque: i panel sono costruiti per dare anzitutto un quadro chiaro del Green Deal e dei suoi meccanismi di finanziamento (giovedì 5, alle ore 10 e alle ore 14), il quadro più aggiornato sulle normative europee o nazionali, l’impatto sulle principali filiere industriali e infine le case history di aziende che a tutti gli effetti rappresentano modelli da emulare.
Ancora, uno dei temi su cui Ecomondo ha costruito la sua autorevolezza di mercato: la gestione del ciclo dei rifiuti. Sollecitato dall’emergenza Covid, il settore ha dimostrato vitalità e capacità di riorganizzarsi; resta tuttavia cruciale il tema della carenza di impianti nel nostro Paese per il quale è richiesta una strategia (martedì 3, ore 15). Su questo versante, poi, è centrale l’attività di monitoraggio sugli illeciti ambientali (mercoledì 4, ore 9) così come un’analisi specifica delle singole filiere, ad esempio quella della plastica nel ciclo dei rifiuti urbani (mercoledì, ore 9.30). Un ruolo sempre maggiore per la circolarità dei rifiuti a monte, lo sta assumendo la cosiddetta “simbiosi industriale” (4 novembre, ore 10) per arrivare alle nuove normative europee sullo smaltimento urbano dei rifiuti tessili (giovedì 5, ore 14).
Infine, il Covid. Inquinamento atmosferico come variabile nella diffusione della pandemia (3 novembre, ore 14.30), la resilienza del ciclo idrico integrato (giovedì 5, ore 10) e la sostenibilità nella bonifica e riqualificazione dei siti contaminati ai tempi della pandemia (giovedì 5, ore 10) e, con uno sguardo più ampio, il suo impatto sull’economia circolare e gli scenari che ne seguono sia per le comunità urbane che rurali e i modelli sociali che ne seguiranno (mercoledì 4, ore 14.30) spingono ancora di più a una veloce ridefinizione di che cosa costituisca la ricchezza di un Paese e quali siano gli effettivi confini del PIL (mercoledì 4, ore 10).