La plastic tax, ovvero la tassa sulla produzione e il consumo di imballaggi in plastica monouso, è stata nuovamente rinviata. L’applicazione della misura era prevista in data primo gennaio 2021. Ma con la nuova Legge di Bilancio varata dal governo non vedrà la luce prima di luglio 2021. Non si tratta di una novità, in quanto la manovra 2020 stabiliva che la tassa dovesse entrare in vigore a luglio 2020. Tuttavia la grave crisi economica di questi mesi ha portato il governo a rinviare tutto all’anno successivo.
Plastic tax
La plastic tax è un’ imposta sul consumo dei prodotti con singolo impiego, ovvero non riciclabili. Costerà 45 centesimi per ogni chilo di plastica prodotto, compreso il Tetra Pak. A dover pagare l’imposta sarà chi produce, acquista o importa i MACSI (gli oggetti in plastica monouso e cioè ideati per non essere riutilizzati).Lo scopo è quello di ridurne il consumo e, di conseguenza, l’inquinamento da plastica.
Sugar tax
Anche la sugar tax, tassa sulle bibite da zucchero, ha subito la stessa sorte. Questa tassa verrà applicata alle bevande gassate e zuccherate e sarà pari a circa 10 centesimi a litro per i prodotti finiti. Per i prodotti non finiti, che verranno quindi utilizzati per un successivo ciclo di produzione, l’imposta sarà di 0,25 centesimi per chilogrammo.La sugar tax vuole promuovere il consumo di acqua e bevande non zuccherate al fine di tutelare la sanità pubblica contro obesità, diabete e altre malattie correlate.
Questo ulteriore rinvio ha incontrato l’immediato disappunto di molte associazioni ambientaliste che avevano già fatto sentire la loro voce ad aprile. “La vicenda della plastic tax è emblematica della mancanza di coerenza e assunzione di responsabilità da parte della politica sull’economia circolare, senza le quali il superamento dei limiti tecnici sarà insufficiente per far decollare il settore”, ha spiegato Francesco Ferrante, vicepresidente del Kyoto Club.
Discorso diverso per gli imprenditori del settore. Luca Busi, amministratore delegato di Sibeg, azienda siciliana che da poco ha festeggiato i 60 anni di collaborazione con Coca-Cola, della quale è imbottigliatore ufficiale per l’Italia ha dichiarato in un intervista a La Sicilia: “Plastic e sugar tax pesano come macigni sulle nostre teste e sui nostri 151 lavoratori a rischio. Potrebbero radicalmente cambiare il destino della nostra azienda”.