La gestione dei rifiuti nel nostro Paese solleva problematiche e questioni che incidono non solo sull’ambiente, sul quale hanno forse un impatto più evidente, ma anche sulla salute e sicurezza dei lavoratori del settore. La monografia realizzata dagli esperti Inail della Contarp “La gestione dei rifiuti in Italia. Le condizioni di salute e sicurezza degli operatori della filiera” ha l’obiettivo di delineare la situazione italiana attraverso un’attenta ricostruzione dei rischi tipici di ogni attività lavorativa della filiera dei rifiuti. Con il supporto di esempi tratti dall’esperienza concreta in città-campione sul territorio nazionale, approfondimenti dedicati all’analisi economica dei costi di gestione e della sicurezza e prospettive di evoluzione futura del comparto.
“La monografia è il frutto dell’attività svolta negli ultimi dieci anni non solo studiando la realtà lavorativa, ma anche attraverso il rapporto costruito con le aziende del settore e i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, fondamentale per elaborare le linee di indirizzo – spiega Annalisa Guercio, responsabile del gruppo di lavoro rifiuti della Contarp – L’obiettivo era quello di fare il punto della situazione in materia di rifiuti solidi urbani e offrire prospettive rispetto a tutti gli altri tipi di rifiuti”.
“La ricerca si è incentrata su quattro città Milano, Venezia, Napoli e Catania e sulle loro specificità a livello territoriale. Le “città-modello” mostrano infatti proprie peculiarità in materia di rifiuti. Questa disomogeneità di condizioni di lavoro riflette la disomogeneità geografica nella gestione delle tematiche ambientali – continua l’esperta – Per tale motivo, sarebbe necessario rafforzare la politica sulla gestione integrata dei rifiuti in modo che abbia un carattere omogeneo su scala nazionale, pur tenendo in debita considerazione le differenze di problematiche a livello territoriale”.
Il testo si sofferma ampiamente sui rischi per la salute, affrontando quelli tipici dei rifiuti solidi urbani, come il rischio biologico, e approfondisce quelli per la sicurezza del lavoratore, considerando che gli infortuni che si verificano nel settore sono in numero maggiore rispetto alle malattie professionali. “Il principio ispiratore di questo lavoro è che la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori debba essere garantita durante tutte le fasi di vita dell’impianto, dalla progettazione alla dismissione”, scrive Annalisa Guercio in uno dei capitoli del libro, introducendo così il concetto di “prevenzione globale” che è stato punto di riferimento nell’attività svolta dagli autori e componenti del gruppo rifiuti e nella stesura del testo. Si tratta di considerare la tutela ambientale come un bene primario da concepire integrato alla tutela del lavoratore, come un “unicum” con quest’ultima.
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