Flavio Bizzoni è il nuovo presidente del Consorzio Italiano Compostatori (CIC), eletto nel corso dell’assemblea dei soci che si è svolta a Milano il 15 maggio.
Classe 1960, Bizzoni ha partecipato attivamente alla rifondazione del Consorzio Italiano Compostatori: dal 1998 al 2001 è stato membro del comitato tecnico e dal 2001 del Consiglio di Amministrazione; inoltre negli ultimi 4 mandati ha ricoperto la carica di vicepresidente con delega ai marchi (qualità e compostabile).
È socio e presidente del consiglio di amministrazione di Biofactory SpA, impianto di compostaggio per il recupero di FORSU e Verde presente in provincia di Bergamo dal 1996 e dal 1998 iscritto al CIC: Biofactory nel 2003 ha ottenuto il marchio di qualità per l’ammendante compostato misto e nel 2016 ha ottenuto il marchio di qualità per l’ammendante compostato verde. In più, è socio di Fertil srl, azienda specializzata nella vendita di ammendanti e substrati.
“Nel 2018, secondo dati ufficiali ISPRA, è stata confermata la costante crescita della quantità dei rifiuti urbani raccolti in modo differenziato e il ruolo di primaria importanza del nostro settore. Rimarchiamo purtroppo la mancanza di impianti soprattutto nelle aree del sud del paese che rappresenta oggettivamente un limite infrastrutturale importante”, ha affermato Flavio Bizzoni nel discorso di insediamento durante l’assemblea del CIC.
“L’aumento delle raccolte differenziate del rifiuto organico non è risultato omogeneo per le due frazioni verde e umido: il CIC ha stimato una diminuzione di circa 200.000 tonnellate nel 2017, la causa è da attribuire alla frazione verde, venuta meno a causa dell’esclusione di sfalci e potature dal campo di applicazione della norma sui rifiuti“.Oltre al danno al settore, è da segnalare la letterale sparizione di grandi quantitativi di scarti vegetali che purtroppo non sono più tracciati, addirittura si ignora dove siano finiti.
Nonostante nel corso del 2018 sia stato costante l’impegno del Consorzio, la legge europea 2018 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale e nell’articolo 20 va a sanare solo parzialmente l’esclusione della gestione dei cosiddetti ‘sfalci e potature’ all’interno della normativa sui rifiuti.
Il CIC continuerà a battersi affinchè agli sfalci e alle potature urbane sia garantito un ‘fine vita’ tracciato, regolato, economicamente e ambientalmente sostenibile e sulla questione terrà costantemente informati tutti i propri soci”.