Coripet, consorzio che lo scorso aprile ha ottenuto dal Ministero dell’Ambiente il via libera a operare autonomamente nella gestione del riciclo delle bottiglie PET, aumenta la rappresentatività della propria filiera grazie all’ingresso nella compagine di Garda Plast S.P.A., società che opera nell’ambito della produzione di preforme e bottiglie in Pet.
Composto inizialmente da 6 aziende produttrici di acque minerali e bevande analcoliche (Acque Minerali d’Italia, Ferrarelle SpA, Lete SpA, Maniva SpA, Gruppo Sanpellegrino e Drink Cup – c. il 35% del mercato a valore delle acque minerali in Italia) e 3 aziende di riciclo di PET (Aliplast, Dentis Recycling Italy e Valplastic – c. il 75% del mercato di riferimento), Coripet ha segnato di mese in mese la crescita della propria struttura consortile. Dopo l’avvio nello scorso dicembre dell’attività di riciclo del PET opaco, grazie all’entrata in Coripet della Centrale del latte di Brescia, di Granarolo e di Parmalat è ora la volta di Garda Plast S.P.A. che, con la controllata IFAP spa, rappresenta un attore importante nello scenario produttivo della preforma e della bottiglia in PET.
Ambiziosi gli obiettivi che Coripet si pone: rendere concreto il ciclo “da bottiglia a nuova bottiglia”, ed arrivare a raccogliere, riciclare, recuperare il 90% delle bottiglie di plastica PET immesse sul mercato dalle aziende produttrici consorziate. Prima tappa raggiungere, dal primo anno, la quantità obbligatoria per legge, almeno il 60%, attraverso due modalità: da un lato integrandosi nell’attuale sistema di raccolta e selezione tramite accordi con Anci e gli impianti di selezione e, dall’altro, installando eco-compattatori presso i supermercati o gli altri soggetti interessati. Le bottiglie che saranno raccolte con gli eco-compattatori saranno avviate a nuova vita attraverso i riciclatori soci in Coripet, tutti in possesso del parere positivo di EFSA per la produzione di RPET idoneo al diretto contatto alimentare.
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