Con l’adesione di Parmalat, prosegue anche nel 2019 la crescita del consorzio Coripet che lo scorso aprile ha ottenuto dal Ministero dell’Ambiente il via libera a operare autonomamente nella gestione del riciclo delle bottiglie PET.
Composto inizialmente da 6 aziende produttrici di acque minerali e bevande analcoliche (Acque Minerali d’Italia, Ferrarelle SpA, Lete SpA, Maniva srl, Gruppo Sanpellegrino e Drink Cup – c. il 35% del mercato a valore delle acque minerali in Italia) e 3 aziende di riciclo di PET (Aliplast, Dentis Recycling Italy e Valplastic – c. il 75% del mercato di riferimento), con l’ingresso di Parmalat accanto a Granarolo e Centrale del Latte di Brescia Coripet diventa, per il comparto latte fresco, il consorzio di riferimento per dare nuova vita agli imballaggi in PET.
Secondo IRI, l’istituto di ricerca che monitora le vendite in Italia, nel 2018 sono state vendute oltre 484.000.000 bottiglie di latte fresco.
Afferma Corrado Dentis, Presidente Coripet: ” Il recentissimo ingresso di Parmalat è la conferma che Coripet stia andando nella giusta direzione. Secondo una stima interna i tre player del latte soci Coripet – Centrale del Latte di Brescia, Granarolo e Parmalat – rappresentano il 57% del mercato del latte fresco che per oltre 82% è confezionato in PET opaco o trasparente”.
“L’ingresso di Parmalat nel Consorzio Coripet – dichiara Giovanni Pomella, Direttore Generale di Parmalat BU Italia – testimonia ancora di più l’impegno dell’azienda nell’ambito della sostenibilità, un tema sempre più centrale che stiamo affrontando sotto diversi punti di vista, da quello dei consumi energetici alle emissioni di CO2. Una delle principali iniziative è quella di utilizzare packaging più rispettosi dell’ambiente. Per quanto riguarda l’uso della plastica, oltre a cercare di utilizzare solo materiali riciclabili, negli ultimi 5 anni abbiamo ridotto di circa 1.500 tonnellate la plastica immessa sul mercato con le nostre produzioni e stiamo lavorando per utilizzare progressivamente sempre più plastica riciclata, in particolare per il latte pastorizzato”.
Ambiziosi anche gli obiettivi che Coripet si pone: rendere concreto il ciclo “da bottiglia a nuova bottiglia”, ed arrivare a raccogliere, riciclare, recuperare il 90% delle bottiglie di plastica PET immesse sul mercato dalle aziende produttrici consorziate. Prima tappa raggiungere, dal primo anno, la quantità obbligatoria per legge, almeno il 60%, attraverso due modalità: da un lato integrandosi nell’attuale sistema di raccolta e selezione tramite accordi con Anci e gli impianti di selezione e, dall’altro, installando eco-compattatori presso i supermercati o gli altri soggetti interessati. Le bottiglie che saranno raccolte con gli eco-compattatori saranno avviate a nuova vita attraverso i riciclatori soci in Coripet, tutti in possesso del parere positivo di EFSA per la produzione di RPET idoneo al diretto contatto alimentare.