Mercoledi 7 novembre 2018
A KEY WIND LA GIORNATA DEDICATA ALL’EOLICO. L’INTERVENTO DEL SOTTOSEGRETARIO CRIPPA
Si è svolto ieri, in occasione di Key Wind (con Key Energy in corso alla Fiera di Rimini per l’organizzazione di Italian Exhibition Group), il consueto appuntamento organizzato dall’ANEV, che ha visto riuniti i principali attori – operatori e rappresentanti istituzionali – del settore eolico. Tra i convegni, particolare rilievo ha avuto la sessione tematica organizzata dall’ANEV insieme alla Fondazione per lo sviluppo sostenibile “Il Piano nazionale energia e Clima: Stato dell’arte e confronto con gli stakeholder”, al quale ha preso parte il Sottosegretario al MiSE con delega all’energia Davide Crippa, che ha commentato “Quello di oggi è stato un confronto ‘progettuale’ molto interessante e utile, che va nella direzione di una collaborazione attiva, intrapresa già da tempo con le associazioni di categoria. Il Piano che immaginiamo intende superare la SEN sia negli obiettivi che nel modello di programmazione, partendo da una valutazione dello scenario base fino a definire scenari alternativi di policy che proiettino coerentemente al 2050 il sistema energetico e che forniscano elementi tecnici per stabilire le politiche e le misure per il raggiungimento degli obiettivi. Il prodotto finale sarà un piano industriale di rinascita e di sviluppo, basato su rinnovabili ed efficienza energetica, capace di sollecitare investimenti in ricerca e sviluppo di nuove tecnologie per dare vantaggi competitivi al nostro Paese nella fase di transizione energetica. Parallelamente, saranno attivate misure di sostegno al settore industriale per accelerare l’innovazione e la riduzione di consumi, riducendo in questo modo l’impatto ambientale”.
“Anche quest’anno l’elevato livello raggiunto dai dibattiti scaturiti dai convegni dell’ANEV ha dato valore alla manifestazione ed è testimonianza della solidità e maturità del settore eolico – ha commentato Simone Togni, Presidente dell’ANEV -. Il lavoro che l’ANEV sta facendo da anni è premiato da questi traguardi e la presenza e l’attenzione di importanti personalità istituzionali alle tematiche afferenti al settore eolico lascia ben sperare per il futuro delle rinnovabili e dell’eolico, da troppo trascurate nonostante gli enormi benefici ad esse connessi, in termini ambientali, economici, strategici ed occupazionali. Il Piano CLIMA-ENERGIA darà modo al nostro Paese di predisporre gli strumenti necessari a compiere la transizione energetica indispensabile a rispondere ai mutamenti climatici in corso. L’auspicio è che si voglia rivedere complessivamente il sistema, mettendo al centro le Fonti Rinnovabili con un piano straordinario di riassetto complessivo del sistema”.
Durante la giornata si è svolta la premiazione dei giornalisti vincitori del “Premio giornalistico ANEV Energia del Vento”, in collaborazione con IEG Expo. Sono stati premiati: Tiziana Di Simone Di Giuseppe (Radio Rai) per la categoria Radio; Gionata Picchio (Staffetta Quotidiana) per la categoria Stampa; Mario Sanna (Rai news 24) per la categoria TV; Matteo Campofiorito (greenstyle.it) per la categoria Web.
LE IDEE DELLE GIOVANI START UP A CACCIA DI FINANZIAMENTI
Si chiama Investment Forum l’appuntamento organizzato nel pomeriggio da Aster, EIT Climate-Kic e EIT Raw Material a Key Energy della fiera di Rimini: una sorta di speed date, non per fidanzarsi, ma per finanziarsi. Seduti allo stesso tavolo c’erano finanziatori da un lato e start up innovative da dall’altro, con cinque minuti a disposizione per presentare le proprie idee e convincere gli investitori. Vasta la gamma delle proposte imprenditoriali: dalle batterie per mobilità elettrica a ricarica liquida (Bettery) alle turbine eoliche ad assetto dinamico (Windcity), dai sistemi di coltivazione indoor da salotto (Hexagro), ai sistemi di abbattimento delle zanzare in ambito urbano a lunga durata (MosKyp). Quattro le tipologie di imprenditori presenti: business angels specializzati in idee innovative, come Carlo Tassi, investitori istituzionali come Gelify, banche specializzate come Banca Etica e, infine, Equity Crowdfunding.
KEY SOLAR SI INTERROGA SULLE STRATEGIE DEL FOTOVOLTAICO ITALIANO
A settembre il fotovoltaico ha coperto l’8% della produzione elettrica nazionale con impianti della potenza di circa 20 GW. Il parco italiano conta oggi 815.000 impianti, i quali ogni anno possono produrre circa 25 miliardi di chilowattora. Tuttavia, con la fine del Conto Energia si è registrata una frenata nella posa di nuovi pannelli solari e nel quadriennio 2014-18 l’installato si è attestato ormai attorno ai 400 MW annui, appena sufficienti a sostituire la capacità produttiva che si perde con l’invecchiamento dei pannelli. Sono alcuni dei dati emersi nel corso del convegno “Il fotovoltaico italiano verso il 2030. Scenari per il rinnovamento e per i nuovi impianti”, organizzato da Althesys a Key Solar di IEG. “Per avvicinarsi agli obiettivi al 2030 serve uno sforzo straordinario – ha detto Alessandro Marangoni, CEO di Althesys – sia per preservare e usare meglio l’esistente che per realizzare nuovi impianti”. “Il calo dei costi della tecnologia e i nuovi scenari di prezzo sul mercato elettrico – ha aggiunto – potranno aiutare la crescita delle nuove installazioni, ma servono anche strumenti di policy efficaci. Bisogna creare le condizioni perché i PPA decollino e si valutino adeguatamente le potenzialità dell’autoconsumo e la disponibilità di aree. Il decreto 2018-20 in fieri è una buona notizia, ma bisogna già guardare oltre.”
ITALIA SOLARE: SI APRE UNA NUOVA ERA PER IL FOTOVOLTAICO
700 MW di nuova installazione fotovoltaica saranno riservati alla sostituzione dei tetti in amianto, con un incentivo in più di 12 € / MWh. Il decreto dovrebbe essere pubblicato nella Gazzetta ufficiale entro la fine del 2018. È un chiaro segnale del potenziale per una nuova era per il solare fotovoltaico in Italia. Lo ha detto Paolo Rocco Viscontini, presidente di Italia Solare, nel corso del convegno internazionale “How to achieve market and grid parity in the italian solar PV market”, svoltosi oggi alla fiera di Rimini. Per Viscontini, “il settore fotovoltaico italiano si trova di fronte a due grandi sfide: consentire uno sviluppo sostenibile di nuove installazioni e raggiungere gli obiettivi nazionali di elettricità prodotta da fonti rinnovabili”.
CITTÀ SOSTENIBILE SI TRASFORMA IN SMART UTILITY HUB
Portare valore non solo a cittadini e imprese, ma anche a sindaci e pubbliche amministrazioni che necessitano di competenze, consulenza e partnership. È l’obiettivo di Smart Utility Hub, l’iniziativa all’interno di Città Sostenibile che vuole porre al centro i servizi, le competenze, la capacità di visione e di co-progettazione delle Utility italiane. L’iniziativa congiunta Energia Media, Utilitalia e IEG è un progetto sperimentale pensato per dare voce ai principali artefici dell’evoluzione in Smart City e Smart Land tramite esperienze, soluzioni, strategie di sviluppo e investimenti di Utility italiane e partner tecnologici. Smart City e Smart Land vanno intese come evoluzione sempre crescente di tecnologie e come capacità di adattare a queste ultime i bisogni dei vari territori, sia metropolitani sia extra-urbani, i quali devono avere la medesima ambizione, in modo da arrivare a una visione unitaria dei servizi pubblici che vengono proposti, grazie ad un’integrazione e un dialogo tra le utilities.
A KEY ENERGY SI PARLA DI CERTIFICATI BIANCHI
“Il meccanismo dei certificati bianchi è il principale schema per l’efficienza energetica ed il più longevo. Gli ultimi anni sono stati travagliati – fra truffe, prezzi di mercato alle stelle e contenzioso crescente su valutazioni e controlli – e il D.M. 10 maggio 2018 è stato emanato proprio per superare le criticità maggiori”. Lo ha detto Dario di Santo, direttore di FIRE, intervenendo al tradizionale appuntamento che FIRE organizza in collaborazione con Key Energy, volto a fare il punto della situazione e a discutere possibili proposte di miglioramento. In particolare sono emerse le potenzialità collegate alle regole attuali e l’auspicio che il GSE, sotto la nuova direzione, possa rafforzare le azioni di comunicazione e supporto nei confronti degli stakeholder coinvolti nello schema. Ciò consentirebbe di sfruttare al massimo lo strumento e di conseguire risultati non solo in termini di risparmi energetici contabilizzati per fare fronte agli obblighi comunitari, ma anche di qualificazione degli operatori di settore e di diffusione di buone pratiche per l’efficienza energetica.