Per soddisfare gli obiettivi dell’Accordo sul Clima di Parigi e mantenere l’impegno di guidare il cambiamento verso un sistema di trasporto sostenibile, Scania lavora costantemente per ridurre al minimo le emissioni di gas serra generate dai propri prodotti. Questa ambizione si applica anche alla riduzione dei livelli di emissioni generati dalle attività aziendali e dall’impronta del trasporto.
“La nostra è una visione a lungo termine per quanto riguarda le operazioni a emissioni zero. Per raggiungere il nostro obiettivo, cogliamo la sfida di ridurre del 50% le emissioni di CO2 in tutte le nostre attività a livello globale entro il 2025”, afferma Ruthger de Vries, Vicepresidente esecutivo e responsabile della produzione e della logistica. “Scania raggiungerà l’obiettivo ottimizzando ulteriormente i suoi processi produttivi, migliorando l’efficienza energetica e convertendosi a fonti rinnovabili”.
Nel 2017, Scania ha annunciato l’impegno a passare alla produzione di energia elettrica indipendente dai combustibili fossili entro il 2020. I flussi logistici giornalieri nelle attività che coinvolgono Scania sono molteplici, il secondo nuovo obiettivo riguarda il suo ruolo di importante acquirente di servizi di trasporto.
“Ogni giorno parliamo con i nostri clienti e con i loro clienti delle alternative più sostenibili applicabili ai loro specifici servizi di trasporto. Le nostre operazioni logistiche sono per molti versi un laboratorio in cui testiamo nuove idee e sviluppiamo le nostre capacità. In qualità di grande acquirente di trasporti, è quindi naturale che ci sforziamo anche di essere un punto di riferimento e ci impegniamo a ridurre in modo significativo il nostro impatto sulle emissioni”, afferma de Vries.
Adottando quindi un modello in cui la riduzione di CO2 è valutata tanto quanto il costo nella scelta della soluzione di trasporto, Scania mira a ridurre del 50% le emissioni dei suoi flussi logistici di trasporto su strada in Europa e America Latina entro il 2025.