Il 15 agosto scatta l’estensione della normativa Raee anche a prodotti e categorie finora esclusi. A prevedere questa estensione è il decreto 49/2014, che ha recepito la seconda Direttiva sui Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (2012/19/UE) che estenderà l’ambito di applicazione a tutte le apparecchiature per le quali non sia prevista una specifica esclusione ai sensi dell’art. 3 del decreto (open scope).
Ciò significa che tutta una serie di apparecchi e di componenti elettrici ed elettronici sinora esclusi saranno coinvolti nel sistema RAEE. Alcuni esempi? Stufe a pellet, caldaie, componenti elettrici come cavi, quadri, morsettiere, fusibili, scaricatori di tensione, termostati, sistemi di automazione, ma anche carte di credito con chip, biciclette elettriche o con pedalata assistita, o addirittura prese elettriche multiple e tutte le tipologie di prolunghe, montascale per diversamente abili, di automazione per cancelli, tende e chiusure elettriche.
A oggi – fa sapere il Consorzio Remedia- circa 8.000 aziende adempiono alle obbligazioni del Decreto RAEE in quanto produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche, che rientrano in un ambito di applicazione cosiddetto “chiuso” in quanto relativo ad un definito elenco di 10 specifiche categorie di prodotti.