Il numero di centri urbani alimentati da fonti rinnovabili è in costante aumento. Questa la prima buona notizia che emerge dai dati pubblicati ieri da CDP, l’associazione no profit impegnata nella riduzione dell’impatto ambientale che raccoglie informazioni da oltre 570 città nel mondo. Tra queste, più di 100 hanno già raggiunto la significativa quota del 70% di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili come l’idroelettrico, il geotermico, il solare e l’eolico.
La lista include grandi centri come Auckland (Nuova Zelanda), Nairobi (Kenya), Oslo (Norvegia), Seattle (USA) e Vancouver (Canada), ed è lunga più del doppio rispetto al 2015, quando erano solo 42 città a dichiarare di aver raggiunto il 70% di alimentazione da fonti pulite.
Tra le città che, secondo i dati CDP, possono invece possono vantare di essere alimentate al 100% da energia rinnovabile, ci sono le italiane Bolzano e Oristano. La prima ricava la propria elettricità al 100% da fonti idroelettriche e ha già in atto un programma di generale riduzione delle proprie emissioni del 23% entro il 2020. Il capoluogo sardo invece ricava la propria energia da un mix di idroelettrico e solare.
I principali centri urbani 100% rinnovabili nel mondo sono invece:
- Burlington, USA: La più grande città del Vermont soddisfa il proprio intero fabbisogno energetico da eolico, solare, idroelettrico e biomasse, il tutto gestito da una utility locale su una rete proprietaria. Nel settembre 2014 l’amministrazione comunale ha inoltre acquisito l’impianto idroelettrico Winooski One
- Reykjavik, Islanda: la capitale islandese è interamente alimentata da fonti idroelettriche e geotermiche, ed è inoltre impegnata in un percorso che vedrà la messa al bando dei combustibili fossili per i trasporti pubblici e privati entro il 2040. L’Islanda ha inoltre quasi completato la transizione verso l’energia pulita per l’alimentazione e il riscaldamento domestico.
- Basilea, Svizzera: la città è alimentata al 100% da fonti rinnovabili e gestite dalla proprio fornitore locale. La gran parte dell’energia è idroelettrica, con un 10% di eolico. Sostenuta da una chiara visione politica, nel maggio 2017 la Svizzera ha votato per eliminare gradualmente l’energia nucleare a favore delle energie rinnovabili.
I dati CDP 2017 mettono in evidenza come le città stiano intensificando le azioni contro i cambiamenti climatici, con un significativo aumento dei report ambientali, degli obiettivi di riduzione delle emissioni e dei piani di azione per il clima fin dal 2015, in seguito all’Accordo di Parigi per limitare il riscaldamento globale a meno di 2 gradi.
Secondo il World Economic Forum, le rinnovabili non sovvenzionate hanno rappresentato nel 2017 la fonte di energia meno costosa in 30 paesi, mentre si prevede che entro il 2020, a livello globale, saranno stabilmente più convenienti dei combustibili fossili.
Dai dati CDP emerge come le città, a livello globale, siano impegnate in circa 150 progetti legati allo sviluppo delle energie rinnovabili, per un valore pari a 2,3 miliardi di dollari. Ciò rientra in un più ampio trend che vede le città attive in circa 1000 progetti di sviluppo di infrastrutture green, come trasporti elettrici ed efficienza energetica, per un valore che supera i 52 miliardi di dollari.
Per una quadro completa delle città che generano energia elettrica da fonti rinnovabili: www.cdp.net/en/cities/world-renewable-energy-cities