DAGLI STATI GENERALI LO STIMOLO ‘GREEN’
Dagli Stati Generali della Green Economy, conclusisi oggi a Ecomondo, sono state diffuse le proposte di policy che il Consiglio Nazionale sottoporrà al Governo, come driver per un nuovo sviluppo dell’Italia.
Le 64 organizzazioni di imprese verdi che promuovono l’appuntamento alla fiera di Rimini, ritengono necessario avviare l’Italia sulla strada della green economy e attivare uno sviluppo durevole, una ripresa degli investimenti e dell’occupazione. “Le proposte di policy presentate dal Consiglio Nazionale agli Stati Generali della Green Economy – ha sottolineato Edo Ronchi, Presidente della Fondazione Sviluppo Sostenibile – costituiscono un driver per un nuovo sviluppo per l’Italia. Per rilanciare benessere, qualità ambientale e occupazione servono idee per nuovi beni e nuovi servizi: quelli di una green economy. Il Piano nazionale industria 4.0, per diventare motore di innovazione e rilancio delle imprese italiane, ha bisogno di ben più forti scelte in direzione green”
SUKHDEV: ECONOMIA CIRCOLARE PER NON SPRECARE RISORSE
“Nell’economia lineare, migliorare l’efficienza può non bastare. L’economia circolare punta invece a sganciare la crescita economica dal consumo di risorse limitate”. Lo ha detto Ashima Sukhdev, della Ellen MacArthur Foundation, nel suo intervento al convegno “Circular Economy & Smart Cities: opportunità e prospettive”. “Il 60% degli uffici, in Europa, resta inutilizzato durante le ore di lavoro – ha spiegato Sukhdev. – Le auto sono parcheggiate per il 92% del tempo. Il 10-15% del materiale da costruzione viene sprecato. L’obiettivo deve essere reimmettere i materiali nel sistema, il che è applicabile a ogni aspetto della città: dal consumo di acqua ed energia alla gestione dei rifiuti”.
CAFFE’ E ALLUMINIO, ESEMPIO DI ECONOMIA CIRCOLARE
Nespresso continua a registrare importanti risultati in Italia nella raccolta e nel riciclo delle proprie capsule di caffè attraverso il progetto The Positive Cup. A Ecomondo oggi sono stati presentati i dati relativi al programma di recupero e valorizzazione dell’alluminio e del caffè. Avviato nel 2011 grazie all’accordo siglato tra Nespresso, CIAL (Consorzio Nazionale Riciclo Alluminio), Federambiente e il CIC (Consorzio Italiano Compostatori) e rinnovato nel 2014, il progetto ha permesso di raccogliere circa 317 tonnellate di capsule nei primi nove mesi del 2016, registrando una crescita del 3% rispetto allo stesso periodo del 2015. L’alluminio viene riutilizzato attraverso un sistema di riciclo all’avanguardia, mentre il caffè residuo viene trasformato in compost e utilizzato come fertilizzante in un terreno destinato a risaia e individuato insieme all’Unione Agricoltori di Pavia. Nei primi tre mesi del 2016 Nespresso ha acquistato oltre 300 quintali di riso, donato poi al Banco Alimentare della Lombardia. Il progetto di raccolta è attivo in 50 città d’Italia.