Sono 78.265 le tonnellate di RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, come frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, forni e cappe) trattate, nel corso del 2015, da Ecodom, il più importante Consorzio operante in Italia nella gestione di questa tipologia di rifiuti.
Quest’attività ha consentito, in un anno, il riciclo di 68.715 tonnellate di materie prime seconde, tra le quali 47.076 tonnellate di ferro (ovvero quanto necessario per la costruzione di 6 Tour Eiffel); circa 1.657 tonnellate di alluminio (pari alla quantità utile a produrre 103,5 milioni di lattine); più di 1.489 tonnellate di rame (equivalenti a 16 Statue della Libertà) e 8.000 tonnellate di plastica (sufficiente alla realizzazione di 3,2 milioni di sedie da giardino).
Sono questi i numeri più importanti che emergono dalla presentazione del “Rapporto di Sostenibilità 2015” di Ecodom, che quest’anno ospita volti noti del mondo del food, del riciclo, della green economy, del no-profit, per raccontare storie di “economia circolare”: esperienze positive, di uomini e di donne, che hanno ridefinito il loro modo abituale di fare business, superando il tradizionale modello “usa e getta” ed offrendo una “nuova vita” alle cose e alle persone…
Presenti all’incontro, moderato dalla giornalista Marica Di Pierri: Davide Oldani, Chef del Ristorante “D’O” di Cornaredo; Massimo Parisi, Direttore del carcere di Bollate; Antoine Roy, di “Envie”; Franco Fontana, Vice-Presidente della Cooperativa Sociale “Insieme” di Vicenza; Stefano Ciafani, Direttore Generale di Legambiente.
“Il 2015 è stato un anno complicato per il settore dei RAEE – ha sottolineato Giorgio Arienti, Direttore Generale di Ecodom – per due diversi motivi: innanzitutto, la mancata implementazione, a distanza di due anni dall’entrata in vigore del D.Lgs. 49/2014, di numerosi decreti attuativi necessari ad assicurare il corretto funzionamento del sistema RAEE; in secondo luogo, il repentino e vertiginoso crollo del costo delle materie prime (in particolare del ferro, ma anche della plastica), che ha messo a dura prova l’intero settore del riciclo”. “In queste condizioni – continua Arienti – non è stato semplice mettere in pratica il concetto di ‘economia circolare’. Nonostante tutto, però, il nostro Consorzio ha ottenuto ottimi risultati e anche nel 2015 abbiamo assicurato gli obiettivi di eccellenza ambientale ed efficienza economica previsti dalla nostra mission”.
Nel corso della presentazione del “Rapporto di Sostenibilità 2015”, Ecodom ha voluto ospitare cinque testimonianze, provenienti da “mondi” differenti (dal food al no-profit), per far sentire la voce di chi ha costruito e vissuto, negli anni, importanti storie di economia circolare.
Fonte: Ufficio stampa INC