La Commissione Europea ha presentato lo studio Assessment of separate collection schemes in the 28 capitals of the EU (che compara le prestazioni in tema di gestione rifiuti e raccolta differenziata nelle Capitali Europee, individuando le migliori esperienze ed i motivi del loro successo. Lo studio analizza il quadro giuridico e l’attuazione pratica dei sistemi di raccolta differenziata per metallo, plastica, vetro, carta e rifiuti organici, valutando sia il contesto nazionale che i casi specifici delle capitali. Dopo aver utilizzato una serie di indicatori per la valutazione il rapporto stila la classifica dei cinque migliori risultati tra le capitali europee per la raccolta differenziata ossia Lubiana, Helsinki, Tallinn, Dublino e Viennarilevandone anche una serie di elementi comuni probabili fattori di successo.
Le prime tre città per quanto riguarda la raccolta differenziata sono Lubiana (Slovenia) con il 55,4%, Tallinn (Estonia) al 47,2% e Helsinki (Finlandia) con il 38,6%. Karmenu Vella, commissario europeo per l’ambiente, la pesca e gli affari marittimi, ha commentato così i risultati: “Quando questi tre Stati membri (Slovenia, Estonia e Finlandia, ndr) raggiungono in così breve tempo un punteggio così alto, questo dimostra l’importanza della volontà politica. Questi risultati dimostrano che il passaggio dal vecchio modello a nuovi metodi di per il trattamento dei rifiuti può avvenire in tempi relativamente brevi, senza la necessità di un lungo periodo di adattamento e transizione. Tutti gli Stati membri dell’UE possono abbracciare l’economia circolare nelle loro politiche sulla gestione dei rifiuti, e questo studio mostra loro come farlo”.
La relazione propone una serie di raccomandazioni, sulla scia delle best practices comuni alle città con i migliori risultati:
- introdurre sistemi di raccolta differenziata obbligatoria per alcune frazioni di rifiuti urbani e rendere obbligatoria la raccolta differenziata dei rifiuti biologici;
- introdurre definizioni chiare su cosa si intende per raccolta differenziata nella legislazione nazionale e fare riferimento a standard di riciclaggio e trattamento di alta qualità;
- definire cosa si intende per standard di alta qualità, standard di trattamento elaborati e applicarle;
- investire nei sistemi di trattamento meccanico biologico solo in connessione con l’introduzione di sistemi di raccolta differenziata;
- riconsiderare la necessità di investire nell’ installazione di impianti di incenerimento per rifiuti urbani non differenziati.
Per consultare lo Studio
Fonte: European Commision