Mortalità, ricoveri e tumori “in eccesso” rispetto alla media regionale nella Terra dei fuochi. L’Istituto Superiore di Sanità lo rivela nell’aggiornamento del rapporto sulla situazione epidemiologica nei 55 Comuni definiti dalla Legge 6/2014 come Terra dei Fuochi, in relazione allo smaltimento illegale dei rifiuti.
L’area della Terra dei Fuochi compresa nella Provincia di Napoli mostra negli uomini un’incidenza dei tumori superiore dell’11% a quella della popolazione di riferimento e una mortalità superiore anch’essa dell’11%. Nelle donne i corrispondenti superamenti sono rispettivamente del 9% e 7%. Nella Provincia di Caserta, per quanto riguarda la mortalità, l’eccesso è del 9% fra gli uomini e del 4% fra le donne e ha riguardato i tumori di stomaco e fegato, patologie che ammettono diversi fattori causali certi o sospetti, fra questi ultimi anche emissioni o rilasci di siti di smaltimento di rifiuti pericolosi e di combustioni incontrollate di rifiuti pericolosi e solidi urbani.
La consapevolezza del fatto che i bambini sono particolarmente vulnerabili rispetto all’inquinamento ambientale ha spinto l’Istituto a approfondire in modo particolare la valutazione dei dati relativi al loro stato di salute. La mortalità per tumori della popolazione infantile della Terra dei Fuochi non è nel complesso in eccesso rispetto a quella della popolazione di riferimento. Nei comuni della Terra dei Fuochi della Provincia di Napoli, i bambini nel primo anno di vita mostrano tuttavia un eccesso di ricoveri del 51% per tutti i tumori e del 45% per la leucemia e l’incidenza dei tumori del sistema nervoso centrale è più che raddoppiata.
Singoli comuni possono mostrare eccessi localizzati di patologia tumorale, ad es. a Casalnuovo di Napoli (nel primo anno di vita raddoppiata l’incidenza dei tumori totali e quintuplicata l’incidenza dei tumori del sistema nervoso centrale; raddoppiata la mortalità per tutti i tumori nelle classi d’età 0-14 e 0-19) e a Terzigno (eccessi di ricoveri per tutti i tumori del 79% e 55% nelle classi d’età 0-14 e 0-19 rispettivamente e triplicazione dell’incidenza dei tumori del sistema nervoso centrale).
Loredana Musmeci, prima firmataria del rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità e direttore del dipartimento Ambiente e prevenzione dell’Iss, spiega le novità del rapporto e non nasconde i passi da fare ora: “È vero che il rapporto, per la prima volta, ha fatto un focus sulla salute dei bambini – ha spiegato – ma si tratta di dati che devono essere approfonditi e sviluppati. È come se avessimo guardato il territorio da un elicottero”. I ricercatori intendono ora quindi verificare se quei dati sula maggiore mortalità e sul numero superiore alla media di tumori è legato all’inquinamento o ad altre cause o concause.
La Legge di Stabilità 2016 prevede l’istituzione, nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze, di un Fondo finalizzato ad interventi di carattere economico, sociale e ambientale nei territori della Terra dei fuochi con una dotazione di 150 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016 e 2017. Una quota di tale stanziamento è destinata, nel limite massimo di 3 milioni di euro per ciascun anno considerato, alla bonifica del sito inquinato dell’ex area industriale «Isochimica» (comma 475).
Fonte: Istituto Superiore di Sanità