Top Utility: per il 2024, le prime indicazioni individuano un leggero miglioramento, più caute sul 2025. Tra i premiati anche A2A, Acque Spa, Acque del Chiampo, Aimag, CAP, Iren, Marche Multiservizi. L’economista Marangoni: “I risultati mostrano miglioramenti, specie dal punto di vista operativo e ambientale, ma senza grandi salti di performance”.
Sono cresciuti nel 2023 gli investimenti delle 100 maggiori aziende italiane di servizi pubblici: 23,5 miliardi (+11%), equivalenti all’1,1% del PIL italiano. Una corsa che giunge al termine di una fase di consolidamento, laddove le principali utility sembrano oggi più concentrate sull’ottimizzazione delle attività come digitalizzazione, rafforzamento delle infrastrutture e presidio dei clienti. Sono alcuni dei dati salienti che emergono dallo studio“Le performance delle utility italiane. Analisi delle 100 maggiori aziende dell’energia, dell’acqua, del gas e dei rifiuti” presentato da Alessandro Marangoni, CEO di Althesys e capo del team di ricerca, nel corso del Top Utility, l’evento organizzato in collaborazione con Utilitalia e giunto alla tredicesima edizione che mostra ogni anno lo stato dell’arte nei settori acqua, energia e rifiuti.
L’appuntamento è molto atteso dagli operatori anche per i premi alle migliori società. L’azienda top quest’anno è Silea; i premi tematici sono andati ad A2A, Acque Spa, Acque del Chiampo, Aimag, CAP, Iren, Marche Multiservizi.
“Lo studio – dice l’economista Alessandro Marangoni – mostra una crescita degli investimenti ragguardevole. Le aziende sono chiamate dunque a tradurre lo sforzo in risultati che creino valore per tutti gli stakeholder: servizi di qualità a prezzi competitivi per i clienti, miglioramento dell’ambiente, soddisfazione degli azionisti, pubblici e privati. I risultati, soprattutto dal punto di vista operativo e ambientale, mostrano un leggero miglioramento ma, com’e in buona parte fisiologico, senza grandi salti di performance. Energie rinnovabili, economia circolare e nuovi servizi sono le principali aree nelle quali mirano a creare valore per l’Italia”.
“La capacità di creare valore condiviso e di realizzare investimenti infrastrutturali fondamentali per il Paese – commenta il presidente di Utilitalia, Filippo Brandolini – pongono le utility al centro della transizione ecologica, oltre a confermarne la funzione positiva per lo sviluppo economico. Per affrontare al meglio le sfide del prossimo futuro, che spaziano dalla sicurezza energetica nazionale alla digitalizzazione, fino agli effetti dei cambiamenti climatici sulla risorsa idrica, occorre potenziare il sistema industriale delle utility superando la frammentazione gestionale. In questo modo sarà possibile accelerare ulteriormente sul fronte degli investimenti e migliorare le performance, offrendo ai cittadini servizi di qualità elevata su tutto il territorio nazionale”.
Tutti i vincitori
La migliore utility italiana, secondo l’insieme dei parametri del modello di analisi di Top Utility, è l’azienda di Lecco Silea, che si aggiudica il premio Top Utility Assoluto. Della cinquina facevano parte anche Acque, Acque del Chiampo, Iren, Marche Multiservizi. Prima nella categoria ESG è Marche Multiservizi, nelle migliori figurano anche Acque, Alperia, CAP e CVA. Per la Comunicazione si è distinta Aimag (con A2A, Acinque, Edison e Enel). Per Ricerca e Innovazione ha vinto A2A (in cinquina con Acea, Aimag, Iren e Smat). Nella categoria Territorio e Comunità il riconoscimento è andato a Cap (in lizza con Contarina, Iren, Nuove Acque e Publiacqua). Per la voce Competitività ed efficienza il riconoscimento è andato ad Iren (con Acos, Acque, Contarina e Silea). Nella categoria Formare Talenti ha primeggiato Acque del Chiampo (con Dolomiti Energia, Marche Multiservizi, Publiacqua e Silea).
Quest’anno è stata creata una nuova categoria “Progetti scuola” in collaborazione con Utilitalia. Ha vinto Acque, con A2A, Acos, Lario Reti e Savno.
L’edizione 2025 di Top Utility è stata promossa da Althesys in collaborazione con Acquanexa, Engineering, Fonservizi, Shared Value Institute e Utilitalia.