“Le utilities italiane per la transizione ecologica e digitale” è il Rapporto di Sostenibilità “ elaborato anche quest’anno da Fondazione Utilitatis per conto di Utilitalia su un campione di circa 100 aziende.
Il volume complessivo di investimenti realizzati nel 2023 dalle utilities italiane è pari a 7,4 miliardi, un dato in aumento del 19% rispetto all’anno precedente. Di questi, quasi un terzo sono stati destinati a decarbonizzazione, digitalizzazione ed economia circolare, mentre il valore aggiunto distribuito ai diversi stakeholder (lavoratori, azionisti, pubblica amministrazione, finanziatori, comunità locali, oltre a quanto viene reinvestito in azienda) è pari a 14,6 miliardi.
I principali dati economici: gli investimenti complessivi salgono da 6,2 a 7,4 miliardi
Rispetto ai 6,2 miliardi di investimenti realizzati nel 2022, nel 2023 il dato è salito a 7,4 miliardi: di questi, 2,2 miliardi sono stati destinati alle sfide della decarbonizzazione, della digitalizzazione e dell’economia circolare (il 29% del totale, in linea con l’anno precedente).
L’obiettivo della decarbonizzazione resta centrale per le utilities, con investimenti che superano gli 1,1 miliardi rispetto agli 832 milioni dal 2022; gli esempi concreti sono numerosi, dall’energia prodotta da fonti rinnovabili (81%) ai quasi 11 mila mezzi a basso impatto ambientale (27% del totale), utilizzati soprattutto per la raccolta dei rifiuti.
Gli investimenti in economia circolare ammontano a oltre 530 milioni (erano 514 l’anno precedente): grazie a questi investimenti, la percentuale di riciclo dei rifiuti differenziati arriva al 96%, mentre la quota di riutilizzo/recupero dei fanghi di depurazione si attesta al 92%.
Per quanto riguarda la digitalizzazione, gli investimenti sono stati 589 milioni (+40% rispetto al 2022); oggi il 38% della rete idrica risulta distrettualizzata, mentre i contatori intelligenti del gas sono il 68% di quelli installati.
Il valore aggiunto annuale distribuito agli stakeholder è stato di 14,6 miliardi, con una crescita del 15% rispetto ai 12,7 miliardi dell’anno precedente. Ad esso si sommano ulteriori 30 miliardi di spesa verso i fornitori, di cui il 50% verso realtà locali.
“Questi numeri – commenta il presidente di Utilitalia, Filippo Brandolini – testimoniano la centralità del comparto delle utilities per cogliere le sfide e le opportunità della transizione ecologica. Si tratta di un settore strategico per il nostro Paese per la mole di investimenti realizzati e programmati nei prossimi anni, per la qualità dei servizi offerti agli utenti e per il valore economico generato per stakeholder, lavoratori, pubblica amministrazione e azionisti”.
Il Rapporto di Sostenibilità è scaricabile al seguente link