FEAD, l’Associazione europea per la gestione dei rifiuti, accoglie con favore l’adozione da parte del Parlamento europeo della posizione sul regolamento sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggi.
Si tratta di un passo avanti verso nuove e ambiziose regole per imballaggi più sostenibili e circolari nell’UE, dove viene riconosciuto il ruolo fondamentale di una corretta gestione dei rifiuti. La sostenibilità inizia dalla riduzione e dalla progettazione. Il Parlamento Europeo ha introdotto nuovi obiettivi di riduzione e ha votato affinché tutti gli imballaggi nell’UE siano riciclabili entro il 2030 .
Questa misura è stata uno dei pilastri del nuovo piano d’azione per l’economia circolare nel 2020 e oggi siamo vicini a trasformarlo in un requisito legale e a mostrare risultati tangibili del Green Deal dell’UE. Oltre a ciò, il Parlamento ha alzato l’asticella con un gradito obiettivo del 90% di raccolta differenziata per i materiali di imballaggio che aiuterà a fornire la materia prima necessaria del contenuto riciclato obbligatorio nei nuovi imballaggi di plastica.
Obiettivi obbligatori relativi al contenuto riciclato sono essenziali per stimolare la domanda e stimolare i mercati del riciclaggio. Pertanto, è essenziale che le materie prime plastiche di origine biologica non siano equiparate ai materiali riciclati . La posizione del Parlamento è tutt’altro che chiara al riguardo, con emendamenti diversi e contraddittori adottati in plenaria. I materiali a base biologica sono costituiti da materie prime provenienti da biomassa e non provengono da un processo di riciclaggio dei rifiuti, quindi non possono essere considerati contenuti riciclati.
Le restrizioni del mercato vanno contro l’economia circolare perché impediscono al settore di essere l’industria competitiva e innovativa di cui abbiamo bisogno per raggiungere gli obiettivi dell’UE. Questo è il motivo per cui il FEAD celebra in particolare il fatto che il Parlamento abbia trovato il giusto equilibrio per definire un riciclaggio di alta qualità pur rimanendo in linea con la direttiva quadro sui rifiuti. Allo stesso tempo, FEAD resta fortemente preoccupata per l’ accesso prioritario ai materiali riciclati legati al riciclaggio a ciclo chiuso che il Parlamento ha concesso a specifici attori del mercato. Si tratta di una distorsione del libero mercato che deve essere corretta immediatamente, perché ogni attore dovrebbe contribuire all’economia circolare senza scorciatoie.
In questo senso, il FEAD auspica (ulteriori) miglioramenti nel corso dei negoziati interistituzionali ed è fiducioso nel ruolo del Consiglio, che potrà sostenere ulteriormente il settore europeo del riciclaggio e della gestione dei rifiuti affinché diventi una realtà stabile e sostenibile a lungo termine . L’associazione continua il suo lavoro sul dossier con il suo costante impegno a favore dell’economia circolare.
Per ulteriori informazioni o eventuali richieste, info@fead.be .