La Camera approva il ddl sugli Ecoreati, ma senza il divieto all’air gun sui fondali marini per la ricerca di idrocarburi. Il provvedimento torna al Senato dove potrebbe avviarsi verso il traguardo atteso di rendere la normativa adeguata a combattere i reati contro l’ambiente e la salute dei cittadini.
Legambiente commenta: “Era la volta buona ma a pochi metri dal traguardo il governo cambia idea e, dopo tante rassicurazioni e prese di posizione pubbliche da parte di diversi ministri, sostiene l’emendamento per togliere subito il comma sull’air gun dal disegno di legge sugli ecoreati e lo rispedisce al Senato dove rischia l’affossamento”.
La norma in questione – l’air gun è la tecnica per la ricerca di idrocarburi in mare con esplosioni ad aria compressa – era stata introdotta nel passaggio del ddl al Senato, con un emendamento in Aula su cui, tra l’altro, il governo era andato sotto. Il ddl sugli ecoreati in seguito a questa modifica dovrà ritornare a Palazzo Madama. Ancora Libera e Legambiente: “Una parte dei senatori Pd non vogliono i reati ambientali nel codice penale. La decisione di oggi rischia di far fallire una rivoluzione di legalità e giustizia, che il paese attende da 21 anni, per fare un favore alle società petrolifere, soprattutto straniere, interessate a cercare nei fondali marini quantitativi insignificanti di petrolio”.