C’erano sindaci e amministratori del territorio al meeting del progetto europeo LIFE “REthinkWASTE” che si è tenuto nei giorni scorsi alla Mole. Un incontro dedicato agli strumenti più efficaci per raggiungere gli obiettivi ambientali attraverso il coinvolgimento dei cittadini e l’introduzione della tariffa puntuale. Principi che l’ATA Rifiuti, ente che pianifica e progetta la gestione integrata del ciclo dei rifiuti nel territorio della Provincia di Ancona, ha sposato in pieno tramite l’adozione del Piano d’Ambito.
“L’introduzione dei principi dell’economia circolare – ha detto Andrea Carnevali, presidente Ata e della Provincia di Ancona – sono contenute nel nostro piano d’ambito, un traguardo. Tra queste c’è l’introduzione della tariffa puntuale che ha un elemento importante: ogni cittadino saprà come verranno premiati i suoi comportamenti virtuosi per ridurre il conferimento dei rifiuti e comunque partiamo da un livello alto di differenziata: ben il 71% ma nei prossimi anni dobbiamo aumentare e arrivare ad avere appena il 10% di rifiuto indifferenziato da avviare in discarica”.
“Si tratta – gli ha fatto eco il direttore dell’Ata, Massimiliano Cinerini – di una scelta strategica che il territorio ha fatto. Avvieremo una gestione unica a partire dall’anno 2023 con gestore pubblico e l’obiettivo di implementare la tariffa puntuale a tutto il territorio provinciale entro due anni dalla presa in carico del servizio”. Nuova gestione, nuovi comportamenti, nuove abitudini per ridurre, riciclare e recuperare i rifiuti. Il tutto per arrivare a una ripartizione dei costi del servizio commisurata ai comportamenti di ciascuno.
“Il Comune di Ancona – ha evidenziato l’assessore comunale all’Ambiente, Michele Polenta – ci teneva a essere la sede di questo importante convegno. Oggi sono presenti tanti sindaci e amministrazioni a testimonianza dell’importanza del tema e cioè, come gestire al meglio il ciclo dei rifiuti. Abbiamo bisogno di mandarne meno possibile in discaricare, riciclare il più possibile e abbassare i costi ai cittadini. Siamo la prima provincia delle Marche ad aver approvato il Piano d’ambito e questo è un dato politico importante che ci permetterà anche di concorrere alla redistribuzione dei fondi del Pnrr”.
I nuovi indirizzi, sia a livello comunitario che nazionale, introducono nuovi strumenti che coinvolgono i cittadini stessi nell’obiettivo di produrre meno rifiuti e di differenziarli meglio. Attualmente la Tari (tassa sui rifiuti) è legata al numero dei componenti della famiglia e all’ampiezza dell’abitazione; il nuovo sistema prevedrà un costo fisso e una parte variabile legata ai comportamenti adottati. L’ATA Rifiuti sta guidando i Comuni in questa transizione e il progetto europeo LIFE “REthinkWASTE”, che vede ATA tra i partner, rappresenta un’importante tappa di questo percorso.
Il progetto si concentra, in particolare, su due strumenti: il PAYT e il KAYT. Il PAYT (ovvero Pay-As-You-Throw) indica i sistemi di tariffazione che prevedono un pagamento commisurato alla quantità di rifiuti effettivamente prodotta e che forniscono incentivi alla raccolta dei rifiuti riciclabili e alla riduzione di quelli indifferenziati. Il KAYT (Know-As-You-Throw) fa riferimento a tutte quelle modalità di comunicazione (quali app, social e forme di comunicazione relazionale diretta) che consentono una interazione veloce, continua e personalizzata tra istituzione e cittadino, per essere sempre informati e per mettere in atto comportamenti virtuosi.