IMBALLAGGI COMPOSITI DI CARTA:UNA FILIERA CHE PUNTA A MIGLIORARE RACCOLTA E RICICLO

Il convegno tenutosi il 6 aprile scorso a Genova nell’ambito della Paper Week di Comieco, ha analizzato la situazione della filiera degli imballaggi poliaccoppiati che attraverso nuovi investimenti e la diversificazione del contributo ambientale Conai punta ad aumentare il tasso di riciclo.

Quanto incide la filiera degli imballaggi compositi in carta sulla raccolta differenziata di carta e cartone in Italia? Come funziona il riciclo di questi imballaggi? Quali sono le leve che la filiera può attivare per migliorarne l’efficienza? Qual è il ruolo del Contributo Ambientale Conai in questo senso? Se ne è discusso a Genova nel corso del convegno “Raccolta e riciclo degli imballaggi compositi di carta”. L’evento è stato organizzato nell’ambito della seconda edizione della Paper Week, la settimana di iniziative dedicate al mondo della raccolta differenziata e del riciclo di carta e cartone promossa da Comieco in collaborazione con Federazione Carta e GraficaAssografici, Unirima e con il patrocinio del Ministero per la Transizione Ecologica e Anci.

Quando si parla di imballaggi compositi ci si riferisce a packaging, prevalentemente a base carta ma costituiti anche di altri materiali: dai cartoni per liquidi alle vaschette, ai sacchetti, vassoi, astucci, bicchieri, si tratta di imballaggi che stanno guadagnando sempre più spazio nella quotidianità e che dunque rappresentano un segmento importante per il sistema industriale italiano del riciclo.

 “Nel 2021 sono stati utilizzati dagli italiani circa 300.0000 tonnellate di imballaggi compositi e di questi 9 su 10 sono riciclabili con gradi diversi tra loro”  commenta Alberto Marchi, Presidente Comieco. “La filiera cartaria sta investendo molto per migliorare le performance di riciclo di questi particolari imballaggi e Comieco – d’intesa con Conai – sta lavorando da tempo per orientare le aziende ad adottare imballaggi facili da riciclare promuovendo – ad esempio – già in fase di progettazione il riciclo tramite il metodo di riciclabilità Aticelca e differenziando il contributo ambientale Conai, al fine di coprire i maggiori costi di trattamento. Per quanto riguarda i cartoni per liquidi stiamo spingendo alla creazione di un sistema di separazione a valle della raccolta carta e multimateriale in tutto il territorio italiano con incentivi specifici e cofinanziamento dei sistemi di sorting”.

La raccolta differenziata degli imballaggi compositi è garantita nel circuito della carta e solo in alcuni Comuni per quanto riguarda i cartoni per il latte, i succhi e in generale i liquidi è effettuata anche tramite la raccolta multimateriale con separazione a valle, perché la destinazione finale è comunque una cartiera. A Genova, attraverso un accordo specifico con il Comune e Amiu, è stata avviata l’operazione Cartapremia che prevede inoltre la raccolta selettiva dei poliaccoppiati per liquidi tramite ecocompattatori posizionati nelle piazze della città. Nell’ambito di questo circuito, i cartoni per liquidi raccolti – dopo un primo trattamento presso l’impianto ReLife di Sant’Olcese – vengono trasformati in nuovi prodotti dalla cartiera Lucart.

“Le quantità di carta da riciclare impiegate sono aumentate di circa 800 mila tonnellate, dal 2020 al 2021, grazie alle riconversioni e all’aumento di produzione” – spiega Lorenzo Poli, Presidente Assocarta. “Le raccolte differenziate diventano sempre più essenziali per l’Economia Circolare italiana mentre diminuisce l’export del 30%. Segno che il livello degli investimenti (circa il 5% del fatturato) resta significativo, nonostante i costi energetici, da sempre i più alti in Italia. Ciò è testimoniato anche dalle numerose domande al Bando Carta e Cartone nell’ambito dei Progetti Faro del PNRR.”

Se il sistema industriale sta investendo importanti risorse è anche per far fronte alle scelte “sostenibili” delle aziende e dei consumatori sempre più attenti anche all’utilizzo dei materiali e alla facilità di riciclo degli imballaggi.